Parapetti Industriali

parapetti industriali

 

I parapetti industriali sono dispositivi di protezione e sicurezza fondamentali in molti ambienti di lavoro: essi servono a salvaguardare la salute degli operatori e l’integrità dei macchinari.
Tale importanza dipende non solo dalla capacità di scongiurare vari rischi, ma è anche relativa alla conformità alle normative vigenti.
Pertanto è bene approfondire cosa sono, a cosa servono, quali sono le norme a riguardo e a quanto ammontano i prezzi.

Cosa sono i parapetti industriali


Vista la loro utilità, è importante capire bene cosa sono i parapetti industriali.

Si tratta di dispositivi di protezione collettiva che possono essere posti in diversi luoghi aziendali e per varie circostanze.

Le imprese possono infatti dotarsi di parapetti per capannoni industriali, stabilimenti, edifici o prefabbricati.

Vi sono quelli per soppalchi industriali, per tetti o per differenti luoghi in cui si presenta un dislivello tra vari piani.
Allo stesso modo, essi possono trovarsi a protezione di macchinari ed impianti.

In particolare, l’installazione di parapetti industriali è indispensabile nei seguenti casi:

  • Le piattaforme di lavoro e i mezzi di accesso ai posti di lavoro, ad esempio le scale industriali, devono essere protetti da un parapetto fisso se l’altezza di caduta supera i 500 mm.
  • Se una piattaforma di lavoro/una scala si trova ad una distanza di oltre 200 mm da una parete adiacente/una macchina, occorre installare un parapetto.
    Il bordo di arresto al piede è necessario se la distanza è superiore a 30 mm.

Tra gli elementi che costituiscono questo dispositivo di sicurezza vi sono:

  • Il corrimano, di diametro solitamente non inferiore a 40 mm.
    Le estremità del corrimano non devono presentare spigoli accesi (pericolo di taglio) o bordi in cui possano rimanere impigliati i vestiti.
  • Due montanti, in cui intercorre una distanza non superiore a 1,50 metri.
  • Un corrente intermedio (o una protezione affine), funzionale ad evitare cadute al di sotto del corrimano.
    Se al suo posto si trovano elementi di riempimento verticali, la distanza orizzontale fra uno e l’altro non deve superare i 180 mm.
  • Bordi di arresto al piede.
    Essi servono ad impedire che qualcuno possa scivolare sotto il parapetto, nonché ad evitare la caduta di oggetti dalla superficie di calpestio sui posti di lavoro o sulle vie di circolazione sottostanti.

Inoltre, è importante che i parapetti industriali siano costituiti da materiali robusti e resistenti a condizioni ambientali come umidità, freddo, atmosfera corrosiva.
Spesso vengono impiegati materiali come l’acciaio o l’alluminio.

A cosa servono i parapetti


A questo punto, risulta già intuibile a cosa servono i parapetti industriali.

Come detto, si tratta di dispositivi indispensabili per salvaguardare la salute degli operatori e l’integrità di impianti e macchinari.

Infatti, la loro assenza in alcuni luoghi di lavoro a rischio di caduta è foriera di incidenti e infortuni con esito spesso mortale; ciò avviene in particolare in casi in cui, per eseguire il lavoro, occorre sporgersi oppure accovacciarsi vicino ad un dislivello.

Allo stesso modo, se la caduta riguarda oggetti, essa dispone al rischio di compromettere la funzionalità dei macchinari, nonché di colpire persone che si trovano sulla pavimentazione di un’area di lavoro/passaggio sottostante.Ecco perché una linea anticaduta risulta spesso indispensabile: il suo obiettivo è di evitare situazioni di tal tipo.

Più nello specifico, i parapetti permanenti rientrano nella categoria dei dispositivi di protezione collettivi (DPC), a cui la normativa vigente dà importanza prioritaria rispetto a qualsiasi altro sistema anticaduta che preveda l’utilizzo di dispositivi di protezione individuale (DPI). 

Questa predilezione verso i DPC è giustificata dal semplice fatto che essi garantiscono un maggior livello di sicurezza.

 


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Normativa parapetti


La normativa a riguardo è molto specifica.

In particolare, secondo l’allegato IV del D. Lgs 81/08: “Requisiti dei luoghi di lavoro”, un parapetto industriale deve soddisfare le seguenti condizioni:

  • Dev’essere costruito con materiale rigido e resistente in buono stato di conservazione.
    È il motivo per cui si parla di carpenteria metallica: il ferro e le sue leghe, come l’acciaio, risultano resistenti, duraturi e non corrodibili. 
  • L’altezza minima del parapetto industriale deve misurare almeno 1 metro.
  • Devono essere presenti almeno due correnti, di cui quello intermedio posto a circa metà distanza fra quello superiore ed il pavimento.
  • È necessario che sia costruito e fissato in modo da poter resistere, nell’insieme ed in ogni sua parte, al massimo sforzo cui può essere assoggettato, tenuto conto delle condizioni ambientali e della sua specifica funzione.
  • Il parapetto con arresto al piede deve prevedere una fascia continua poggiante sul piano di calpestio; essa dev’essere alta almeno 15 centimetri.

Per quanto poi riguarda i parapetti ad uso protezione macchine, la norma UNI EN ISO 14122-3:2016, armonizzata con la Direttiva macchine 2006/42/CE, prevede che:

  • Il parapetto debba avere altezza minima 1100 mm, con corrimano di altezza massima 1100 mm parallelo alla linea di passaggio e lamina para-piede.
  • Il parapetto dev’essere necessariamente presente se il dislivello tra una piattaforma e la struttura della macchina è maggiore di 180 mm.
    Si deve installare una tavola fermapiedi quando lo spazio tra la piattaforma e la struttura adiacente è maggiore di 20 mm.
  • Dev’essere presente almeno un corrente intermedio o una protezione equivalente.
    Lo spazio libero tra il corrimano e il corrente non dev’essere maggiore di 500mm.
    Quando si utilizzano invece montanti verticali, la distanza orizzontale tra di essi non deve superare i 180mm.
  • Una tavola fermapiedi con altezza minima di 100mm dev’essere installata al massimo a 12mm dal piano di calpestio e dal bordo della piattaforma.

 

Prezzo parapetto industriale


Il prezzo di un parapetto industriale è variabile.

Esso dipende da vari fattori come la sua lunghezza, il materiale costruttivo e la sua specifica destinazione.

Volendo fornire un range orientativo, è possibile affermare che il costo oscilla tra i 1.000 e i 3.000 euro.

Per quanto riguarda gli accessori, il prezzo delle giunzioni si aggira attorno ai 10-15 euro; quello dei terminali attorno ai 40 euro; quello del cancelletto corrisponde in media a 100 euro; le basi di fissaggio ammontano a circa 60-80 euro.

 


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