Capannoni Agricoli Prefabbricati
I capannoni agricoli prefabbricati sono la soluzione adatta per una molteplicità di destinazioni d’uso, garantendo tempi e costi di realizzazione ridotti a fronte di elevate performance.
Per tal motivo è utile capire cos’è, quali sono i suoi tipi, quali permessi sono necessari e quali sono i costi.
Cos’è un capannone agricolo prefabbricato
Contenuti Articolo
Prima di approfondire l’argomento, è bene avere un quadro chiaro su cos’è un capannone agricolo prefabbricato.
Si tratta di coperture industriali erette utilizzando moduli standard, i quali sono disponibili in diversi materiali.
L’edilizia industriale ha introdotto questa soluzione negli scorsi decenni per sopperire ai lunghi tempi di realizzazione di una struttura in muratura, la cui costruzione dilata le tempistiche tecniche di cantiere.
La riduzione di queste ultime è possibile grazie alla realizzazione preventiva dei componenti modulari, che vengono trasportati e assemblati in loco.
Un ulteriore vantaggio rispetto all’edilizia tradizionale risiede nella riduzione dell’investimento economico necessario.
I capannoni agricoli prefabbricati sono dunque una soluzione più immediata e meno onerosa, funzionale a diversi scopi.
Essendo infatti molto versatili, possono essere impiegati dalle aziende per svariate funzioni.
Essi vengono utilizzati ad esempio come:
- Magazzino agricolo per il deposito e lo stoccaggio di prodotti, merci e materie prime;
- Ricovero mezzi agricoli e strumenti lavorativi;
- Ampliamento di un reparto produttivo;
- Copertura per bestiame d’allevamento;
- Fienile;
- Stalla;
- Per frantoi.
Ad aggiungere utilità ad una tale soluzione è la possibilità di installare i pannelli solari e fotovoltaici sul capannone agricolo: ciò permette all’azienda di essere autosufficiente a livello energetico, abbattendo i costi e le emissioni inquinanti.
Per assicurarsi che il tipo di capannone sia in linea alle esigenze specifiche di ciascuna azienda, bisogna tener conto di diversi fattori, tra cui:
- La destinazione d’uso.
È consigliabile predefinire cosa la copertura andrà ad ospitare: ad esempio macchinari agricoli di grandi dimensioni, animali o prodotti alimentari hanno diverse esigenze, che dovranno essere soddisfatte dalla caratteristiche del capannone prefabbricato. - La dimensione della copertura.
Si tratta di un fattore strettamente correlato al primo, che deve tener conto non solo della destinazione d’uso, ma anche degli spazi di manovra necessari e dei possibili sviluppi futuri. - Seppur meno importante a livello funzionale, un ulteriore fattore è quello estetico.
Quest’aspetto è passibile di incidere sul valore della proprietà o sull’identità aziendale.
In ogni caso il capannone agricolo prefabbricato dev’essere realizzato nella garanzia di una corretta viabilità, di spazi organizzati, di sicurezza e facilità di manutenzione.
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Tipi
I capannoni agricoli prefabbricati possono essere di diversi tipi.
Le relative caratteristiche dipendono dal materiale utilizzato per la loro realizzazione.
Tra i più comuni vi sono ad esempio quelli in:
- Ferro.
Prefabbricati di tal tipo rientrano nella categoria di quelli leggeri, in quanto il ferro concede un’elevata leggerezza strutturale.
Questa caratteristica lo rende adatto a diverse destinazioni d’uso e congeniale al completamento di una struttura già esistente, in quanto non richiede l’utilizzo di travi di sostegno importanti.
Ulteriori caratteristiche rilevanti di questo materiale sono le sue proprietà antisismiche e ignifughe, che concedono sicurezza in caso di scosse telluriche o di incendi.
Inoltre, tollerando e resistendo bene a differenti condizioni atmosferiche, il ferro non necessita di grandi interventi di manutenzione. - Cemento.
I capannoni agricoli in cemento si distinguono per la loro solidità e resistenza.
Ciò garantisce sicurezza in caso di incendi o corrosioni, nonché in presenza di agenti atmosferici avversi, come neve, grandine e forte vento.
Grazie a tali proprietà, questa soluzione risulta molto adatta in zone con temperature molto basse o a maggior rischio sismico.
Anche stavolta gli interventi di manutenzioni necessari tendono a diminuire.
D’altro canto i prefabbricati in cemento richiedono generalmente un investimento maggiore e tempi di realizzazioni più ampi; sono inoltre rimovibili con minor facilità. - Legno.
Questo materiale è isolante e riduce le escursioni termiche, permette la traspirazione facendo in modo che l’umidità venga costantemente smaltita.
Ha inoltre buone proprietà statiche, con una resistenza alla pressione esterna simile a quella del cemento.
È durevole ed ecocompatibile ma, d’altro canto, rispetto alle altre soluzioni è più facilmente infiammabile.
Permessi e normativa
A questo punto è indispensabile chiarire la questione su permessi e normativa.
Per quanto riguarda questi aspetti, il principale discrimine fa riferimento alla provvisorietà del capannone.
Più nello specifico:
- Se si tratta di una soluzione non permanente, ma provvisoria e limitata nel tempo, la burocrazia è semplificata e procede senza autorizzazioni edilizie.
In tal caso, infatti, la documentazione da presentare all’Ufficio Tecnico Comunale sarà la cosiddetta S.C.I.A. (Segnalazione di Inizio Attività).
Essa consiste in un’autocertificazione di inizio lavori, corredata da documenti tecnici redatti da un esperto in edilizia (ingegnere, architetto, geometra ecc.).
Il vantaggio principale in tal caso è che l’inizio dei lavori può partire subito dopo la presentazione del documento, senza aspettare l’autorizzazione.
- Se il capannone prefabbricato è fisso e con uso prolungato nel tempo, allora è necessario richiedere la concessione edilizia.
Il motivo è che in tal caso si tratta di una struttura non precaria che determina una stabile trasformazione del territorio.
Dunque bisogna richiedere l’apposito permesso all’ente di competenza (comune, provincia, regione ecc.).
La domanda per la concessione edilizia va presentata corredata da tutta la documentazione necessaria (la principale è S.C.I.A. oppure la comunicazione per eventuali opere atte a modificare le strutture esistenti), allegando inoltre altri documenti attestanti ad esempio la conformità igienico sanitaria ed architettonica.
Nel caso non fosse sufficiente la S.C.I.A. bisognerà provvedere con la D.I.A. (la Denuncia di Inizio Attività edilizia), che andrà presentata allo Sportello Unico del Comune con la documentazione precedente.
La differenza in questo caso consiste nel rilascio dell’autorizzazione prima di iniziare i lavori (che sono 30 giorni dalla presentazione della domanda).
Ad ogni modo la D.I.A. è necessaria solo in circostanze particolari come, ad esempio, in caso di vincoli paesaggistici o culturali.
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Prezzi capannoni agricoli prefabbricati
Per quanto poi riguarda i prezzi, essi sono variabili e strettamente correlati a fattori come:
- Dimensione.
Con il suo aumentare tende a crescere anche il costo del capannone agricolo prefabbricato.
Ciò in quanto vengono impiegate più materie prime, i tempi di costruzione sono più lunghi e il costo della manodopera è maggiore.
Tuttavia alcune aziende fornitrici scontano il prezzo finale complessivo all’aumentare della metratura. - Materiali costruttivi.
Il costo del capannone agricolo prefabbricato varia a seconda che si scelga il legno, il ferro o il cemento, in quanto il prezzo delle materie prime è differente in partenza.
- Destinazione d’uso.
Ciò è rilevante in quanto a seconda delle necessità e dell’utilizzo che verrà fatto della struttura, vengono adottate tecniche di costruzione diverse, che possono far oscillare i prezzi anche in maniera significativa. - Eventuali varianti strutturali.
Ad esempio il carico di neve, i trattamenti di impermeabilizzazione, coibentazione e isolamento incrementano il prezzo finale.
Considerati tutti questi fattori, si può comunque fornire un’indicazione di massima.
Generalmente, il costo al metro quadro per un capannone agricolo prefabbricato parte da 200-300 euro.
Un’opzione ancor più economica è quella relativa all’usato, che consente di diminuire l’investimento finanche, talvolta, a dimezzarlo.
Tuttavia è sempre bene verificare le condizioni del prefabbricato, il suo grado di precedente utilizzo e le avvenute manutenzioni necessarie.