Carroponte Bitrave

carroponte bitrave prezzo

 

Il carroponte bitrave è un elemento insostituibile nei processi produttivi che adoperano materiali e merci di ingente peso e dimensione. Proprio per tal motivo il suo uso è sempre più diffuso e trasversale.
Dunque è importante capire bene che cos’è, in cosa differisce dal monotrave, dove viene utilizzato, quali sono i costi e come valutare l’usato.

 

Che cos’è

È opportuno innanzitutto capire bene che cos’è un carroponte (o gru a ponte) bitrave.

Si tratta di una macchina funzionale al sollevamento e movimentazione di merci e materiali, impiegabile tanto all’aperto quanto al chiuso.

La sua struttura è intuibile dallo stesso nome: un argano o un paranco installato sul carrello, ed un ponte che si muove su due binari; si tratta di travi rappresentate da una putrella o travi a cassone costituite da due lamiere (piattabanda superiore e inferiore) e due anime laterali.

Nel caso di un carroponte bitrave, come anche questa volta suggerito dalla denominazione, le travi sono due.

I movimenti di questa macchina sono ristretti e confinati, e possono avvenire in diverse direzioni; in particolare:

Il ponte si muove longitudinalmente
Il carrello trasversalmente
L’argano o il paranco si muovono consentendo il sollevamento e l’abbassamento del carico
Il carroponte bitrave rientra tra le apparecchiature di sollevamento soggette a specifica normativa, sia per quanto riguarda la costruzione che la regolare manutenzione.

Infatti, ai sensi del D.Lgs. n.81/2008 (art.71), per questi apparecchi sono previsti controlli e verifiche periodiche e obbligatorie; ai sensi della Direttiva macchine 2006/42/CE è prevista la marcatura CE, in conformità con la norma armonizzata EN 15011 di tipo C.

Inoltre, il D.Lgs. 81/2008 e l’Accordo Stato Regioni del 21.12.2011 prevedono tra le responsabilità del datore di lavoro quella di formare tutti gli operatori che vengono a contatto con tale apparecchiatura.

Queste disposizioni rappresentano la base per la progettazione in sicurezza del carroponte e sono il riferimento per tutti gli operatori che lo utilizzano; si tratta di misure volte ad implementare un contesto lavorativo più sicuro e meno rischioso.

Per quanto riguarda l’uso concreto del carroponte bitrave, i comandi che servono per manovrarlo possono trovarsi nella cabina di comando o, se essa non è presente, a terra (tramite pulsantiera).

Nella cabina è presente la leva che, per il sollevamento, dev’essere portata indietro.
È importante che il movimento avvenga prima di far scendere le funi e poi gradualmente aumentando la potenza per poter procedere con il sollevamento.
Per l’abbassamento, la leva va portata in avanti con la massima potenza.

Il carroponte può anche essere manovrato attraverso radiocomando che, tramite onde radio, consente il controllo da remoto; in tal modo viene semplificata la procedura di comando e garantita maggior sicurezza all’operatore.

 


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Differenza con monotrave


A questo punto è opportuno specificare la differenza con il carroponte monotrave.

Innanzitutto, il primo discrimine è rappresentato dal numero di travi che costituiscono il macchinario.
Come suggerito dalle stesse denominazioni, il monotrave ne possiede una mentre il bitrave è costituito da due travi funzionali allo scorrimento del paranco/argano.

Ulteriore e correlata differenza consiste nella portata.
Infatti, il monotrave ha una capacità di sollevamento minore mentre quella del bitrave è molto maggiore (almeno sei volte più elevata).
È per tal motivo che anche l’uso delle due tipologie differisce: quest’ultimo viene impiegato con carichi molto più pesanti, mentre l’altro è usato con quelli a confronto meno ingenti.

Tant’è vero che il bitrave può sollevare fino a 60 tonnellate, a fronte delle 10 di cui è capace il monotrave.

Anche l’altezza raggiungibile (scartamento) differisce: circa trentadue metri nel primo caso e circa venticinque nel secondo.

In conclusione, le due tipologie di carroponte industriale hanno diverse caratteristiche tecniche e offrono differenti performance.
La scelta dipende dalle specifiche esigenze che devono essere soddisfatte.

 

 

Dove viene utilizzato


Chiarito cos’è e specificati i fattori caratterizzanti, è utile conoscere dove viene utilizzato.

Il carroponte bitrave è presente quasi in ogni cantiere, proprio perché si distingue per portate molto elevate.
Dunque, viene impiegato in ogni tipo di settore che necessita di sollevare e spostare carichi piuttosto pesanti.

Ciò vale per porti, depositi ferroviari, fabbriche e magazzini vari.

In particolare, un uso molto frequente riguarda la movimentazione industriale di oggetti, componenti, macchinari, merci o materiali gravosi che vengono trasportati da un reparto aziendale all’altro o verso l’area di carico/scarico.

Spesso il carroponte bitrave, in virtù della sua elevata capacità di carico, viene impiegato nel contesto dell’industria pesante, comprendente il settore meccanico, metallurgico e siderurgico.
Ciò è motivato dal fatto tali contesti operano con prodotti di più elevato peso e dimensione, altrimenti difficilmente sollevabili e trasportabili, dunque impiegabili nel processo produttivo.

 

Carroponte bitrave prezzo


Il prezzo del carroponte bitrave dipende da vari fattori, principalmente legati alle sue performance e alla sua qualità.

Generalmente, al crescere di portata e scartamento tende ad aumentare anche il costo.

Dunque, pur essendo difficile stabilire un prezzo preciso, è possibile individuare un range a scopo orientativo.
Esso si aggira tra i 60.000 e gli 80.000 euro, per un carroponte bitrave valido e funzionale nei diversi contesti industriali.

Prima di procedere all’acquisto, è consigliabile verificare la robustezza della soluzione, la qualità costruttiva e il rispetto dei requisiti di sicurezza previsti a livello normativo.
In quest’ultimo caso si tratta di un obbligo.

 


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Usato (vantaggi e svantaggi)


La scelta dell’usato implica vantaggi e svantaggi.

Per certo rappresenta una soluzione maggiormente economica rispetto all’acquisto di un’apparecchiatura nuova.

Infatti, in media i costi tendono a dimezzarsi, arrivando attorno ai 30.000 euro, talvolta anche meno.
Ovviamente anche in questo caso si tratta di una stima generica, visto che ogni rivenditore applica parametri diversi nella scelta del prezzo, dipendendo questo dalle condizioni del carroponte e dal grado di utilizzo precedente.

Tuttavia, proprio questi ultimi fattori possono rappresentare i principali svantaggi del ricorso all’usato, in quanto potrebbero comprometterne la funzionalità.

Inoltre, le normative suddette sanciscono l’obbligo di revisioni e manutenzioni periodiche che è indispensabile verificare siano avvenute; ciò sia per la conformità alle norme che per assicurare la sicurezza dell’apparecchiatura.

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