Forni Industriali
I forni industriali sono componenti indispensabili in molti settori e tipi di imprese, in cui collaborano all’efficienza complessiva. Si tratta del motivo per cui è importante per ogni attività capire cosa sono, quali tipologie sono presenti, quanto costano e come valutare l’usato.
Che cosa sono
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Per capire cosa sono i forni industriali è bene premettere che le loro destinazioni d’uso e le loro funzioni possono essere differenti. Infatti, vengono impiegati nel settore siderurgico e nella produzione chimica, vi sono quelli per vetro e quelli per l’industria alimentare, e via dicendo.
In linea di massima, come quelli domestici, lo scopo principale è emanare calore.
La differenza consiste:
- Nella più elevata temperatura a cui possono arrivare.
I forni per la lavorazione dei metalli, ad esempio, arrivano a temperature così da alte da fondere il materiale, dunque farlo passare dallo stato solido a quello liquido. In tal modo è possibile plasmarlo e renderlo della forma finale desiderata.
- Nelle maggiori possibilità di cottura: tanto di alimenti quanto di svariati metalli e delle loro leghe.
Infatti, i forni industriali possono cuocere diversi cibi confezionabili come pizza e pane.
Allo stesso modo possono riscaldare materiali come carbonio, acciaio, alluminio, rame ecc. per renderli più malleabili alla lavorazione; infatti, essi vengono cotti, trattati e lavorati per la produzione finale di oggetti da immettere sul mercato.
- Nelle più grandi dimensioni dell’attrezzo stesso: i forni possono cuocere un’ampia quantità di alimenti o metalli contemporaneamente, ottenendo una cottura uniforme e ottimizzandone i tempi. Ciò consente di velocizzare la produzione degli oggetti finali.
A prescindere dalla varietà di tipologie presenti, un forno industriale standard funziona grazie ad un combustibile che confluisce nel bruciatore e viene bruciato con l’ausilio di una ventola e dell’aria che essa conduce.
La sezione radiante del focolare si riscalda proprio grazie alle fiamme che salgono dal bruciatore; lungo le pareti di tale sezione vi sono tubi metallici ospitanti il fluido termovettore (HTF), particolarmente utile in caso di materiali da cuocere sensibili alle elevate temperature o volatili.
Questi tubi HTF sono presenti anche nella sezione superiore, quella convettiva, finalizzata al recupero del calore aggiuntivo, la cui dispersione è preservata dall’isolamento presente sulle pareti.
Nella sezione superiore a quest’ultima vi è un piccolo foro chiamato spia, attraverso cui è possibile monitorare la cottura.
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Tipi di forni industriali
Come detto i forni industriali possono essere di diversi tipi, tra cui quelli: per trattamenti termici, per alimenti oppure a tunnel.
- I primi permettono la rimodulazione dei metalli modificandone la struttura cristallina; ciò avviene mediante un processo composto da cicli di riscaldamento e raffreddamento.
Modificando la struttura in tal modo è possibile dar la forma desiderata al metallo.
I principali forni per trattamenti termici sono quelli per:
- Ricottura.
Prevalentemente elettrici, funzionano tramite il riscaldamento ad alte temperature del metallo, che poi viene lasciato raffreddare rapidamente.
L’obiettivo è rendere il materiale più facilmente lavorabile.
Sono forni particolarmente adatti alla lavorazione dell’acciaio inox. - Distensione.
Elettrici o a gas, questi forni industriali si occupano del riscaldamento a temperature predeterminate del materiale, che viene poi fatto raffreddare gradualmente e spontaneamente.
Sono molto indicati per la lavorazione dell’alluminio, dell’acciaio al carbonio e inossidabile. - Riscaldamento.
Questo forno, infine, consente svariate e specifiche lavorazioni tra cui: rinvenimento dell’acciaio in carbonio, invecchiamento dell’alluminio e cementazione dell’acciaio.
I forni industriali per alimenti sono identificabili con quelli a tunnel, composti da due parti principali: la camera di cottura e il nastro trasportatore.
La prima, come suggerito dal nome, è predisposta alla cottura degli alimenti; essa avviene a temperatura costante e in modo uniforme in tutto il forno, così da non creare dislivelli o disomogeneità.
Il nastro trasportatore invece, scorrendo, conduce gli alimenti attraverso il tunnel, trasportandoli verso l’uscita nei tempi preimpostati.
Queste tipologie di forno possono essere alimentate a gas, ad elettricità o a legna.
L’ultima modalità è sempre meno impiegata nel mondo industriale, mentre la prediletta nell’industria 4.0 è quella elettrica: conduce il calore senza differenze interne di temperatura, mantenendo i gradi costanti in ogni parte.
I forni industriali a tunnel possono essere ventilati o statici.
Nel primo caso la cottura avviene soprattutto per convezione, mentre nel secondo per conduzione e irraggiamento, ossia con il contatto della superficie calda del nastro di trasporto.
Prezzi
I prezzi dei forni industriali sono molto variabili, con un range oscillante tra poche migliaia e circa 50000 euro.
Il costo è comunque relativo ad alcuni fattori, tra cui:
-
- Le dimensioni del forno.
La capacità produttiva è spesso legata a questo fattore, nonostante oggi esistano forni più compatti e prestanti. Dunque, si tratta di un elemento da prendere in considerazione, in quanto influente sul prezzo. - La capacità produttiva.
Essa è indicata nella scheda tecnica di descrizione del forno; la maggior efficienza, spesso correlata a costi maggiori, è nel connubio tra buona capacità produttiva e velocità con cui è possibile modificare il programma di cottura. - Le funzioni e i programmi.
La possibilità di impostare diverse funzioni è un vantaggio che può accrescere il costo; tuttavia, è un beneficio molto utile: la regolazione del calore e il controllo dell’umidità fanno la differenza sul risultato finale. - La tipologia di regolazione della temperatura.
Alcuni forni permettono un controllo maggiore di altri; un sistema di doppio controllo garantisce un importante beneficio, ma spesso a costi più alti. - Il livello di automazione.
È infatti importante poter regolare la velocità di lavorazione e del nastro, senza incorrere in errori umani; ciò rende la linea produttiva più efficiente.
- Le dimensioni del forno.
Nella stima del costo, bisogna poi anche considerare i diversi livelli di consumo tra differenti modalità di alimentazione: un forno a gas consente un risparmio energetico maggiore di uno elettrico, pur permettendo minor libertà di lavoro.
Usati
I forni industriali usati hanno diversi pro e contro.
Il principale beneficio è legato, come solito nel mondo dell’usato, al vantaggio economico di una maggior accessibilità.
Uno dei principali svantaggi è legato alla scarsa possibilità di personalizzazione.
Infatti, come visto precedentemente, un fattore importante nella scelta è la dimensione del forno.
Oltre alle esigenze produttive, essa dipende dalla disponibilità di spazio: nel caso di un forno usato, bisogna adattarsi ad esso, e non viceversa.
Stesso discorso vale per altri fattori, come le funzioni e i programmi disponibili: non essendo possibile scegliere in toto, non si può selezionare la modalità più adatta al tipo specifico di lavorazione; dunque, il risultato finale può discostare dalle intenzioni iniziali.
Ciò vale anche per la tipologia di regolazione della temperatura, non pienamente controllabile, dunque non adattabile ad ogni tipo di produzione.