Porta REI

porte antifuoco rei

 

La porta R.E.I. è il sistema passivo di sicurezza più diffuso, e ormai obbligatorio in molti contesti. Ciò in virtù della sua capacità di salvaguardare dal diffondersi di incendi all’interno degli edifici.
Dunque è indispensabile capire cos’è, quali sono le differenze tra R.E.I. 30-60-120, quali sono le specifiche sulla R.E.I. 120 e a quanto ammontano i costi.

 

Cos’è


Per capire cos’è una porta R.E.I. bisogna far riferimento a quest’ultimo acronimo.
Esso è di origine francese e indica le caratteristiche principali della porta, che equivalgono ai parametri per la valutazione della resistenza al fuoco:

  • Resistenza (Resistent).
    Con essa s’intende l’attitudine a conservare la resistenza meccanica sotto l’azione del fuoco.
    Dunque la porta antincendio R.E.I. è in grado di resistere alle fiamme e di non pregiudicarsi in caso di incendio.
  • Ermeticità (Entretenir / Etanchéité).
    Con essa s’intende l’attitudine a non lasciar passare né produrre fiamme, vapori o gas caldi sul lato non esposto.
    Dunque, fuoco e fiamme vengono contenuti e trattenuti nell’ambiente interessato dall’incendio.
  • Isolamento termico (Isolement).
    Con esso s’intende l’attitudine a ridurre la trasmissione del calore.
    Esso rimane entro temperature prefissate, isolando l’ambiente esterno al luogo dell’incendio e minimizzando le ondate di calore che derivano dal fuoco.

Oltre a tali parametri per la valutazione della resistenza al fuoco, in accordo con la norma EN 13501 ne esistono anche altri.
Vi rientrano ad esempio il livello di radiazione (simbolo W), la resistenza all’impatto (M), l’auto-chiusura dell’elemento costruttivo in caso di incendio (C).

L’acronimo R.E.I. seguito da un numero identifica la porta tagliafuoco che conserva per un tempo determinato n la resistenza meccanica, la tenuta alle fiamme e ai gas caldi, l’isolamento termico.

Dunque, il numero n indica la classe di resistenza al fuoco.
Queste classi sono: 10, 15, 20, 30, 45, 60, 90, 120, 180, 240 e 360.

Tali numeri equivalgono al tempo (espresso in minuti primi) di esposizione alla curva nominale ISO 834, durante il quale la resistenza al fuoco deve essere garantita.

Ciò vuol dire che una porta R.E.I. 30 ha una capacità di resistere al fuoco pari a trenta minuti, una REI 60 resiste per sessanta minuti e così via.

Dunque una porta R.E.I., a prescindere da queste caratteristiche specifiche, si attesta come sistema di sicurezza passivo: essa protegge persone e beni dalla propagazione dell’incendio, consentendo di salvaguardarsi dal pericolo.

 


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R.E.I. 30, 60, 120: differenze


Affrontando il discorso sulle differenze tra R.E.I. 30, 60 e 120, la prima fa riferimento alla classe di resistenza al fuoco.

Infatti, come visto, la porta R.E.I. 30 è in grado di resistere al calore e alle fiamme per 30 minuti, quella R.E.I. 60 per 60 minuti e quella R.E.I. 120 per 120 minuti.

Da ciò derivano le ulteriori differenze, facenti capo soprattutto alla destinazione d’uso ideale.

Infatti, in ambito domestico una classe 30 è più che sufficiente, ma lo stesso non si può dire per ulteriori ambienti.

 

 

Ad esempio per quello industriale, così come per altri composti da più locali o compartimenti, è necessaria una porta R.E.I. 120.
Infatti, gli spazi più ampi necessitano di una tenuta al fuoco superiore per poter consentire alle persone di evacuare in sicurezza, garantendo loro il tempo utile per farlo.

D’altro canto bisogna tenere in considerazione anche la normativa vigente.

Ad esempio una porta R.E.I. 60, e di classi superiori, è prescritta per legge in caso di edifici esposti a particolari rischi, come quelli derivanti dalla presenza di materiali combustibili o gruppi elettrogeni.

Lo stesso vale per i piani interrati, in cui il rischio è rappresentato dalle minori possibilità di fuga agevole, vista la necessità di salire attraversando più piani.

 

Porta R.E.I. 120


La porta R.E.I. 120, come visto, è indispensabile in ambienti spaziosi, composti da più locali o compartimenti.
Rientra nella casistica il settore industriale, i cui edifici o capannoni sono generalmente separati in più vani contigui.

Secondo la normativa, la sua installazione deve avvenire proprio tra uno e l’altro, in modo da impedire la propagazione delle fiamme in ambienti esterni a quello interessato dall’incendio.

La necessità di una porta R.E.I. nei contesti suddetti è motivata da questioni di sicurezza.
Per garantire la salvaguardia e la messa in fuga delle persone, è indispensabile un tempo più elevato laddove lo spazio sia più ampio.

Inoltre, le R.E.I. 120 sono indicate anche per ulteriori casi, comunemente esposti a fattori di rischio più ingenti.

Infatti, secondo la normativa vigente, esse sono obbligatorie ovunque ci possa essere elevato pericolo di incendio, in ambienti ed edifici pubblici (aziende ospedaliere, scuole, università ecc..), oltre che in strutture ed aziende private.

Per il resto queste porte tagliafuoco, come le altre, fanno capo a norme ben specifiche come:

  • La norma UNI 9723:1990 A1.
    Essa contiene tutte quelle indicazioni di carattere tecnico alle quali i laboratori autorizzati dal Ministero degli Interni devono attenersi per testare i prodotti e quindi rilasciare successivamente i certificati di prova.

 

  • Decreto 14 Dicembre 1993.
    Esso esprime ed identifica in modo chiaro quali debbano essere le norme tecniche e procedurali per la classificazione di resistenza al fuoco ed omologazione di porte ed altri elementi di chiusura.
    Vengono anche espressi gli obblighi dei produttori di porte nei confronti degli utilizzatori.

 

  • Decreto 27 Gennaio 1999.
    Di gran rilevanza è il chiarimento in merito ai limiti dimensionali delle porte oggetto del procedimento dell’omologazione.
    Sono inoltre riportate le tolleranze delle misure ammissibili in sede di verifica e controllo.

 

  • Decreto 21 Giugno 2004.
    Esso regola le norme tecniche e procedurali per la classificazione di resistenza al fuoco ed omologazione delle porte.
    Oltre agli obblighi per il produttore, il decreto introduce anche quelli cui sono tenuti l’installatore della porta e l’utilizzatore finale, così di garantire la corretta installazione e l’efficienza nel tempo della porta.

 


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Prezzi porte REI


Per quanto riguarda i prezzi di una porta antincendio R.E.I., bisogna considerare la loro variabilità sulla base di più fattori.
Tra di essi hanno maggior rilievo le dimensioni, la tipologia, la classe di resistenza al fuoco e soprattutto i materiali costruttivi impiegati.

Considerato ciò, si può comunque fornire un’indicazione che funga da orientamento nella stima di quanto costa una porta R.E.I.

Innanzitutto, bisogna tener conto i prezzi delle porte antincendio sono in genere leggermente più elevati per le R.E.I. 30.
Ciò è motivato dal fatto che esse si possono installare anche in abitazioni private, pertanto prevedono un grado di personalizzazione molto più ampio rispetto ad altri modelli.

Dunque:

  • Il costo al mq di una porta R.E.I. 30 può arrivare ai 350 euro.
  • Quello di una R.E.I. 60 in acciaio equivale a circa 160 al mq.
  • Il prezzo al mq di una R.E.I. 90-120 in acciaio si aggira attorno a 185 euro. 
  • Le R.E.I. 120 in vetro hanno un costo di circa 860 euro al mq.

Per avere una stima più esatta di quanto costa una porta R.E.I. bisogna considerare che, oltre alla spesa necessaria per l’acquisto, vi sono i costi della manodopera e dell’installazione.
Essi possono andare da un minimo di 250 euro fino a un massimo di 500 euro, in base alla difficoltà del montaggio e al tipo di ambiente. 

Se si sceglie di realizzare porte R.E.I. su misura, invece, i prezzi devono essere calcolati insieme al produttore, ma non si deve mai dimenticare che a questi si dovrà aggiungere anche quello di posa.

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