Porta Tagliafuoco

porte tagliafuoco

 

La porta tagliafuoco è un eccellente sistema di protezione passiva, necessaria per poter impedire a fiamme o fumo di propagarsi fra i compartimenti all’interno di una azienda.
Vista l’importanza della sicurezza, in particolar modo in caso di incendi, è opportuno capire cos’è, come funziona, quali sono le sue caratteristiche, quali le normative vigenti e i costi.

 

Cos’è una porta tagliafuoco


Per capire cos’è una porta tagliafuoco è utile far riferimento al suo stesso nome.

Come esso suggerisce, si tratta di una porta con elevata resistenza al fuoco.
Ciò vuol dire che è in grado di isolare le fiamme laddove si presenti un incendio.

Si tratta dunque di un dispositivo di sicurezza: essa protegge passivamente gli ambienti dalla diffusione di fumo e fiamme, garantendo un’uscita sicura dal dato edificio in cui si presenta il pericolo. 

Quindi, è un’ottima soluzione per evitare la propagazione dell’incendio, del fuoco e dei gas tra compartimenti di capannoni prefabbricati agricoli ad esempio, oppure nei locali di una struttura aziendale. 

Le porte tagliafuoco possono avere diversi gradi di resistenza alle fiamme, posso essere di diversi tipi, materiali e dimensioni.
Questi fattori devono essere conformi al luogo d’installazione per poter garantire adeguata protezione.

I principali tipi di queste porte antincendio sono:

  1. A battente
  2. Scorrevoli

Generalmente esse sono costituite da una combinazioni di materiali come:

  • Acciaio
  • Alluminio
  • Vetro
  • Legno
  • Gesso

Per quanto riguarda le dimensioni, vi sono delle misure massime e minime che è consigliabile rispettare.

Le porte a due battenti devono avere:

  • Larghezza minima di 120 cm e massima di 260 cm.
  • Altezza minima di 206 cm e massima di 265 cm.

Le porte a un battente, invece, devono avere:

  • Larghezza minima di 40 cm e massima di 135 cm.
  • Altezza minima di 175 cm e massima di 265.

Gli elementi costituenti la porta ignifuga e che la contraddistinguono rispetto ad altri serramenti sono:

  • Pannelli resistenti alla combustione e ad elevate temperature.
  • Strisce intumescenti, chiamate termoespandenti in quanto si dilatano con il calore riempendo gli spazi tra l’anta e il telaio: ciò impedisce il passaggio delle fiamme e del fumo.
    Al loro posto possono trovarsi strisce in neoprene weatherproof.
  • Cerniere con cuscinetti a sfera.
  • Cerniere per sistema di chiusura automatico.
  • Guarnizioni sul perimetro della porta.

 


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Come funziona


A questo punto si può entrare nel merito del funzionamento.

La sua capacità di resistere a fiamme e fuoco è data dalla sua struttura e dai materiali costituenti.

La loro funzionalità di resistere ad alte fonti di calore e di non alimentare le fiamme è dovuta dalla capacità di tagliare l’ossigeno.

Infatti la combustione è una reazione chimica che comporta l’ossidazione di un combustibile da parte di un comburente (per l’appunto l’ossigeno presente nell’aria).

 

 

Grazie alla presenza di porte antincendio, l’avanzata delle fiamme viene bloccata, il fuoco continua ad essere alimentato dall’ossigeno presente nell’ambiente, ma una volta terminata la riserva di O2 l’incendio si spegne autonomamente.

Spesso la combustione produce fiamme e gas ad alta temperatura, che disperdendo al loro interno polveri ottenute dalla combustione stessa (in genere particelle carboniose), danno origine al fumo.

La sua mancata propagazione, così come quella delle fiamme, è dovuta al materiale termoespandente presente nella strutture delle porte tagliafuoco.
Come suggerisce il nome, tali strisce vanno ad espandersi e a bloccare il passaggio di fumo e fiamme.

 

Caratteristiche porta tagliafuoco


Per quanto riguarda le caratteristiche della porta tagliafuoco, è opportuno innanzitutto specificare cosa si intende per porta R.E.I.
Quest’ultimo è un acronimo che ben specifica le proprietà caratterizzanti e che significa: 

  • Resistenza.
    La porta è resistente alle fiamme ed impedisce il loro propagarsi nell’ambiente esterno a quello in cui è divampato l’incendio.
    La resistenza strutturale implica il non pregiudicarsi della porta tagliafuoco neppure in caso di incendio molto esteso e copioso.
  • Ermeticità.
    I gas prodotti dal fuoco vengono confinati dove si è sviluppato l’incendio.
    Le fiamme ed il fuoco vengono trattenuti.
  • Isolamento.
    La porta isola l’ambiente circostante dal luogo dell’incendio, mantenendo entro limiti prefissati le temperature.
    L’isolamento termico garantisce la non trasmissione del calore nella parte opposta alla porta, riducendo al minimo le ondate di calore derivanti dal fuoco.

Il R.E.I è un indice funzionale a valutare il livello di protezione applicato a determinate vie di fuga, che consentono alle persone di mettersi al sicuro.

Dunque, le caratteristiche principali di queste porte ignifughe definiscono parametri ben precisi che esse devono garantire:

  • Alta resistenza al fuoco.
    Le classi che in base a ciò si distinguono sono: 10, 15, 20, 30, 45, 60, 90, 120, 180, 240.
    Questi numeri indicano il tempo massimo di minuti entro cui la resistenza al fuoco dev’essere assicurata.
  • Capacità di isolare fiamme e fumo.
  • Chiusura automatica: le porte devono chiudersi immediatamente in caso di pericolo.

 

Normativa porte tagliafuoco


La normativa cui fanno riferimento le porte tagliafuoco (REI) è tutta contenute all’interno del DM 16-02-2007, assieme alle direttive europee UNI EN 13501 e EN 1634.

Sommariamente, riassumendo gli aspetti più rilevanti, è prescritto per legge che queste porte:

  • Devono essere omologate;
  • Devono avere una precisa classificazione con riguardo alla resistenza alle fiamme;
  • Vi è l’obbligo di porte tagliafuoco in strutture come ospedali, garage, alberghi, uffici pubblici ed edifici destinati ad ospitare molteplici persone;
  • Quelle R.E.I 60 e di classe superiore devono essere installate negli edifici a più alto rischio di incendio (ad esempio contengono materiali combustibili o gruppi elettrogeni);
  • Le R.E.I 60 e di classe superiore possono rivelarsi indispensabili anche in piani interrati, in quanto vi è maggior rischio di rimanere bloccati, senza via di fuga, o di dover risalire per alcuni piani;
  • Le R.E.I 30 vanno bene in determinate camere e luoghi comuni, come gli ambienti domestici, e sono comunque prescritte in strutture alberghiere;
  • Per quanto riguarda le R.E.I 90, 120, 80, sono i tecnici installatori a decidere quanti minuti occorrono all’autochiusura della porta in base al locale in cui è collocata.

Inoltre, secondo la Normativa Italiana Antincendio le porte tagliafuoco devono:

  • Possedere capacità di isolamento termico adeguate;
  • Dividere ambienti contigui ed impedire il passaggio del fuoco e di gas surriscaldati dall’ambiente a rischio all’ambiente attiguo;
  • Consentire, anche durante l’incendio, la fuga delle persone rimaste nell’ambiente nel quale si è sviluppato l’incendio, aprendosi sempre facilmente almeno nel senso voluto;
  • Dopo l’apertura, le porte tagliafuoco si devono richiudere automaticamente da qualsiasi posizione, quindi anche dalla posizione di apertura totale a 180°, per impedire rapidamente la propagazione del fuoco.

 


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Prezzi porte tagliafuoco


Per quanto riguarda i prezzi delle porte tagliafuoco, essi variano a seconda della tipologia, delle dimensioni, della classe R.E.I. e soprattutto del materiale impiegato nella loro costruzione.

Comunque, è possibile fornire un’indicazione di euro su mq che tiene conto delle diverse caratteristiche e può fungere da orientamento.
Ad esempio:

  • Il costo di una porta tagliafuoco in legno R.E.I. 30 equivale a 350 euro/mq.
    Bisogna considerare che generalmente questa classe implica prezzi più elevati delle altre.
  • Le porte in acciaio R.E.I. 60 costano circa 160 euro/mq.
  • Quelle in acciaio R.E.I. 90-120 hanno un prezzo medio di 185 euro/mq.
  • Le porte in vetro R.E.I. 120 costano circa 860 euro/mq.

Quelle scorrevoli partono da un minimo di 800 euro/mq.

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