Impianti Fotovoltaici per Capannoni Agricoli
Gli impianti fotovoltaici per capannoni agricoli sono la nuova frontiera energetica, che comporta svariati vantaggi ed incentivi.
Vista la loro rilevanza e continua espansione, è utile capire bene ciò che riguarda il fotovoltaico su capannone agricolo e il relativo bando per le aziende agricole.
Fotovoltaico su capannone agricolo
Contenuti Articolo
La scelta del fotovoltaico sul capannone agricolo comporta svariati benefici.
Innanzitutto l’azienda contribuisce all’eco-sostenibilità, abbattendo le emissioni di anidride carbonica e riducendo l’inquinamento.
Il green è tra l’altro un trend in continua espansione, con consumatori che ci pongono crescente attenzione.
Ulteriore vantaggio è dato dal fatto che l’azienda agricola può beneficiare di una drastica riduzione delle bollette, che possono giungere ad azzerarsi del tutto.
Dunque vengono abbattuti i costi energetici, talvolta anche molto ingenti.
Oltre al risparmio, un possibile beneficio deriva dal guadagno tramite un capannone fotovoltaico.
Infatti l’azienda agricola, oltre a diventare autonoma e autosufficiente a livello energetico, può produrre energia in sur plus (non auto-consumata).
Questa può essere venduta per essere immessa nella rete elettrica.
L’installazione dell’impianto fotovoltaico nelle aziende agricole può essere molto versatile: oltre al tetto del capannone, essa può avvenire su quello di fienili, granai, ulteriori strutture, su terreni o serre.
Un esempio di quest’ultimo caso rientra nell’agri fotovoltaico ed è rappresentato dalle serre fotovoltaiche, la cui copertura viene sostituita da pannelli solari opachi o trasparenti.
L’impianto fotovoltaico su terreno agricolo, capannone o ulteriore struttura consente di catturare i raggi solari per trasformarli in energia elettrica, dunque derivante da fonte rinnovabile.
Ciò consente alle aziende agricole di soddisfare senza impatto il proprio fabbisogno energetico, che potrebbe essere indirizzato al riscaldamento, al condizionamento o a svariate funzioni produttive.
L’impianto fotovoltaico per agricoltura può avere differenti dimensioni e potenze; la scelta più adatta dipende dalle necessità dell’azienda stessa, dalle sue possibilità e dal suo fabbisogno energetico.
Generalmente:
- La potenza minima consigliata equivale a 20kWp.
Inferiore ad essa potrebbe non essere sufficiente.
Tale soluzione risulta ideale per aziende agricole che consumano mediamente 26000 kWp all’anno.
Questo tipo di impianto fotovoltaico necessita circa 220 metri quadri di superficie per l’installazione dei pannelli. - Se l’azienda ha dimensioni ed esigenze energetiche superiori, la potenza media cui far riferimento è di 50kWp.
Questa è la scelta adatta per consumi medi annui pari a 65000kWp.
Tale tipo di impianto fotovoltaico per aziende necessita invece di 550 metri quadri di superficie. - La potenza maggiore consigliabile equivale invece a 100kWp.
Oltre essa potrebbe rivelarsi eccessiva.
Si tratta della scelta congeniale ad aziende agricole che consumano all’anno circa 130.000kWp.
Per un impianto fotovoltaico con tale potenza è necessario disporre di circa 550 metri quadri di superficie.
<< Conosciamo meglio le caldaie industriali >>
Bando fotovoltaico aziende agricole
Il bando fotovoltaico per aziende agricole è attinente alla misura “Parco Agrisolare”.
Il suo obiettivo è quello di rendere l’agricoltura più sostenibile tramite l’impiego di energie rinnovabili.
Infatti, l’agrivoltaico può ridurre notevolmente l’impatto ambientale della filiera agroalimentare.
Gli incentivi arrivano dal Pnrr per aziende agricole, che si impegna in contributi per gli investimenti in impianti fotovoltaici per l’agricoltura.
Nello specifico, sono messi a disposizione 1,5 miliardi di euro per l’interno territorio nazionale, dove la spesa massima ammissibile per ogni beneficiario è pari a € 250.000,00 (IVA esclusa).
L’installazione dei pannelli solari è consentita esclusivamente su tetti di edifici ad uso agricolo/zootecnico/agroindustriale, dunque non anche sul suolo.
Ciò è dovuto all’ulteriore obiettivo di riqualifica delle strutture, tramite ad esempio:
- Rimozione dell’amianto dai tetti
- Miglioramento della coibentazione
- Aerazione delle coperture
Tra gli interventi ammissibili, oltre ovviamente all’acquisto e all’installazione del fotovoltaico, ne sono compresi ulteriori da svolgersi unitamente a quello cardine, come ad esempio:
- La realizzazione dell’isolamento termico del tetto
- La rimozione e smaltimento dell’amianto da quest’ultimo
- La realizzazione del sistema di aereazione connesso alla costruzione del tetto
Inoltre, i pannelli installati devono avere potenza di picco non inferiore a 6 kWp e non superiore a 500 kWp.
A poter richiedere gli incentivi fotovoltaico 2022 sono:
- Coltivatori Diretti (CD) iscritti alla previdenza agricola
- Imprenditori Agricoli Professionali (IAP), di cui al D.lgs. n.99/2004 e D.lgs. 101/2005
- Imprese agroindustriali (codice ATECO)
Sono esclusi i soggetti esonerati dalla tenuta della contabilità IVA, aventi un volume di affari annuo inferiore ad € 7.000,00.
Più nello specifico, le agevolazioni sono così proporzionate:
- 50% a fondo perduto per le regioni del sud
- 40% a fondo perduto per le altre regioni
- Maggiorazione del 20% per:
- i giovani agricoltori o gli agricoltori che si sono insediati nei cinque anni precedenti la data della domanda di aiuto;
- gli investimenti collettivi, come impianti di magazzinaggio utilizzati da un gruppo di agricoltori o impianti di condizionamento dei prodotti agricoli per la vendita;
- gli investimenti in zone soggette a vincoli naturali o ad altri vincoli specifici ai sensi dell’articolo 32 del regolamento (UE) n. 1305/2013.
L’incentivo è cumulabile con altri incentivi in conto capitale o conto energia, nei limiti previsti dalla legislazione vigente in materia di aiuti di Stato.