Fustellatrice Industriale

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La fustellatrice industriale è impiegata in diversi settori, in cui risulta cruciale nei relativi processi produttivi.
Potendo la sua funzionalità fare la differenza, è opportuno approfondire cos’è, come funziona, in cosa consiste quella automatica e quella manuale, nonché avere un’idea sui costi.

 

Cos’è una fustellatrice


È bene partire da un’approfondita comprensione di cos’è la fustellatrice industriale.

Si tratta di un attrezzo funzionale all’esecuzione di tagli precisi, netti e sempre identici; essi vengono effettuati su prodotti in foglio tenero (formato piatto e sottile): carta, cartone, cartoncino, plastica, cuoio, gomma, tessuto.

Tra le sue funzionalità vi è anche quella di imprimere su questi materiali delle pieghe, il che avviene per snervamento e/o schiacciamento, e contribuisce a realizzazioni creative e di design.

Infatti, alla fustella si può dare ogni tipo di forma, tracciando linee rette o sagomate, spezzate o curve, occhielli, vuoti, rilievi, finestre, bordi particolari ecc.
Così si possono realizzare lavorazioni anche complesse ed elaborate, in modo preciso e replicabile per tutte le volte in cui risulta necessario.

Dunque l’impiego della fustellatrice accomuna svariati settori, interessando le cartiere, l’industria tessile, quella del cuoio, delle pelli, e via dicendo.
Nel primo caso, quello più frequente, il macchinario viene utilizzato per la realizzazione di packaging, imballaggi, dispenser, isole e svariati ulteriori prodotti.

Le tipologie principali di fustella sono tre:

  1. Quella piana o americana
  2. Quella rotativa
  3. Quella forgiata

La prima è quella più diffusa e comune.
Essa è costituita da un nastro di acciaio con il profilo superiore tagliente, che riproduce una determinata sagoma a seconda della forma del nastro.

Nella stessa è possibile inserire un “cordone” o “cordonatore“, ovvero una lamina più bassa e non tagliente; questa crea uno schiacciamento e/o snervamento funzionale alla piega del materiale in quel determinato punto.

In alcuni casi, quelli in cui occorre eseguire lavorazioni particolari, il cordone o cordonatore viene sostituito da una lama chiamata “mezzotaglio”; essa penetra la carta, il cartone o il materiale in questione solo per parte del suo spessore (tra il 70 e il 90%).

 


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Come funziona una fustellatrice


A questo punto si può comprendere meglio come funziona una fustellatrice industriale.

Il primo step prevede progettazione CAD della fustella stessa, dunque il disegno dell’oggetto che si vuole produrre (ad esempio una scatola di cartone). È quello che verrà inserito nella fustellatrice.
In particolare, vengono definiti il taglio laser e la gommatura della fustella, i filetti e il cordonatore, le contromatrici e gli estrattori.

Successivamente, il file del disegno grafico CAD viene inviato al tavolo di taglio laser; la funzione di quest’ultimo è quella di tagliare il foglio di legno multistrato.
Con tagli e pieghe ben precise viene quindi definito il profilo e la sagoma dell’oggetto da realizzare.

Lo stesso file viene inviato ad una o più fustellatrici, sempre nel linguaggio CAD.
A questo punto, le lame della macchina si occupano di tagliare il perimetro dell’oggetto, mentre i cordonatori determinano le zone di piegatura dello stesso.
I filetti (di taglio e cordonatura) hanno dimensioni variabili in base al tipo del materiale e al suo spessore.

 

 

Accanto alle lame da taglio vengono poi incollate delle strisce di gomma di durezza variabile; ciò consente al materiale tagliato di non rimanere incastrato alla fustella, dunque permette l’estrazione del coltello dal foglio una volta effettuato il taglio.

Ciò che ne risulta è una sorta di stampo che viene adagiato sul foglio di carta per tagliare la sagoma predefinita.

Quindi, gli step di funzionamento della fustellatrice industriale sono:

  1. Quando la piastra del macchinario è calda, bisogna collocarvi la fustella.
  2. Su quest’ultima viene inserito il materiale da tagliare.
  3. La piastra trasparente viene collocata al di sopra di fustella e materiale; serve a proteggere la macchina.
  4. Azionati i rulli, la pressione schiaccia le lame della fustella sul materiale da tagliare.
  5. A questo punto è possibile rimuovere la piastra trasparente, il materiale pronto e la fustella calda.

Fustellatrice manuale e automatica: differenze


La fustella industriale può essere manuale o automatica, con conseguenti differenze.

La scelta dipende dalla lavorazione e dal prodotto che si vuole realizzare.
Quella manuale è più indicata in caso di piccole quantità o serie non ripetitive, viceversa quella automatica è congeniale ad una produzione più intensa.

A scopo orientativo, si può considerare che una fustellatrice manuale si aggira attorno ai 120/180 pezzi l’ora, mentre quella automatica ai 300/400 (a pezzo impiega dagli 8 ai 12 secondi).

Quest’ultima è quella che meglio risponde ai requisiti dell’industria 4.0 e all’innovazione per i processi di linea.
L’automazione dei processi produttivi è sostenuta anche dallo schedulatore di produzione, software che ottimizza l’organizzazione di risorse ed attività.

La fustellatrice automatica può essere elettrica o elettronica.
Nel primo caso funziona ad alimentazione ed è dotata di un computer che controlla la lama di taglio senza l’intervento umano. Tracciando la posizione esatta in cui effettuare i tagli, non è quindi necessaria una fustella manuale.
La fustellatrice elettronica automatica, invece, si basa sull’utilizzo di un software, comunicante con computer, tablet o smartphone. Essa consente di creare qualsiasi tipo di design e di condividere i progetti con una community.

La tecnologia più utilizzata nell’industria cartotecnica è la fustellatrice autoplatina che, con grado di automazione molto elevato, permette di raggiungere alte velocità e precisione di set-up.

La fustellatrice manuale invece non richiede alcuna alimentazione, software o device. Il suo funzionamento dipende dalla propulsione umana, operante tramite manovella.
Il materiale viene caricato manualmente nella macchina utilizzando un “sandwich “, che si occupa di tenere il materiale in posizione per assicurare che venga tagliato correttamente.

In questo caso ogni tipo di taglio richiede una fustella diversa, ed è inoltre difficile personalizzare il design con una fustella preimpostata.

Le differenze tra le due opzioni includono anche i relativi prezzi.

 


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Costi fustellatrice industriale


I costi di una fustellatrice professionale sono variabili.

Quello di una macchina automatica tende ad essere superiore rispetto alla manuale; tuttavia, anche i vantaggi offerti sono molti di più.
Allo stesso modo, il prezzo di una nuova è maggiore rispetto al caso in cui sia usata.

In generale, e a scopo orientativo, i prezzi possono oscillare tra diverse migliaia di euro.

Si può considerare che il costo di partenza per una fustellatrice professionale si aggira attorno ai 7000/8000 euro; difficile che si trovi una valida soluzione a meno.

Se invece si cerca una macchina meno professionale e più economica è possibile optare per l’usato o il manuale; nel primo caso é bene accertarsi delle condizioni in cui si trova e delle avvenute ordinarie manutenzioni.

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