Ventilatori Industriali

ventilatori industriali per capannoni

 

I ventilatori industriali sono una componente fondamentale del sistema di aspirazione e di depurazione dell’aria, dal momento che consentono lo svolgimento delle attività in modo ottimale e sicuro.
Il loro possesso è un obbligo regolato a livello normativo, per cui bisogna avvalersene per la purificazione dell’aria nel contesto lavorativo.
Vista la loro importanza, è utile capire bene cosa sono, come funzionano, quanto costano e come valutare quelli usati.

 

Che cosa sono


È utile partire con la comprensione di che cosa sono i ventilatori industriali.

Essi si occupano della movimentazione dell’aria in modo funzionale ai processi industriali. Infatti, vengono impiegati per impedire l’incremento di pressione all’interno dell’impianto produttivo, il cui aumento potrebbe interrompere il lavoro dei macchinari e dunque il ciclo produttivo. Essi vengono altresì impiegati per far passare attraverso le tubazioni dell’impianto di areazione industriale i gas o le polveri inquinanti prodotte dai vari processi industriali.

Le due grandezze che caratterizzano i ventilatori industriali sono:

  • La portata del fluido (mc/h)
  • La pressione totale impressa al fluido per vincere le perdite di carico del circuito a cui è collegato (Pa)

I principali tipi di ventilatore industriale sono due; vi è quello:

Assiale.
Si caratterizza per le ventole ad elica.


Le tipologie principali di questo ventilatore industriale sono:

  1. Ventilatori assiali intubati: il girante si trova in un alloggiamento cilindrico. Essendo la velocità di rotazione più elevata, riescono a gestire pressioni elevate.
  2. Ventilatori assiali da parete: ideali per l’areazione di ambienti chiusi.
  3. Quelli da canale: si trovano nei canali d’areazione. Possono gestire ingenti masse gassose e sono molto silenziosi.

La loro velocità operativa si caratterizza per essere più elevata delle tipologie seguenti, così anche la velocità periferica e la pressione dinamica. Tuttavia, nel confronto, risultano essere molto più rumorosi.

 

Centrifugo.
Come suggerito dal nome, si caratterizzano per l’impiego della forza centrifuga.
Le pale in questione possono essere differenti, dando luogo a diverse tipologie di ventilatori:

 

    • Quelli centrifughi a pale avanti: pur potendo gestire gas polverosi, hanno performance non pienamente efficienti. Comunque la gamma disponibile di portate e pressione è molto ampia ed idonea per diversi utilizzi.
    • Quelli a pale rovesce: le pale sono rivolte all’indietro e possono essere di spessore costante o a profilo alare. Questi ventilatori vengono impiegati in caso di medio/grandi volumi di aria pulita o poco polverosa; sono silenziosi e a basso consumo energetico.
    • Quelli a pale radiali: la loro potenza inferiore li rende poco efficienti. Infatti sono più rumorosi e le prestazioni sono meno elevate rispetto alle altre tipologie; tuttavia, risultano efficaci nel convogliamento di aria e gas contenenti polveri, materiali granulari e trucioli di legno.
    • I ventilatori centrifughi a pale scirocco: i volumi che può aspirare sono elevati, ma con performance non altrettanto ingenti.

Queste tipologie, rispetto al ventilatore assiale, si distinguono per il diametro della girante più elevato e per un miglior rendimento a fronte di un consumo energetico minore.

 


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Funzionamento


A questo punto è opportuno approfondire il funzionamento di questi ventilatori.

In quelli assiali l’aria estratta si muove parallelamente all’albero attorno cui ruotano le pale; quindi, essa non subisce cambi di direzione tra il suo ingresso e la sua uscita.

Nei ventilatori industriali centrifughi, l’aria entra nel centro della ventola e viene spinta nel passaggio aperto lasciato dalle pale. Queste sono disposte circolarmente nel senso dell’asse di rotazione e imprimono un movimento rotatorio all’aria fra esse interposta.  

 

 

Dunque tra l’ingresso e l’uscita di aria avviene un cambio di direzione pari a 90°.
Infatti, viene adoperata la forza centrifuga (la direzione del flusso va dal centro verso l’esterno), prodotta da un disco rotante formato da pale montate ad angolo retto. Pertanto, l’aria entra in direzione assiale (parallela all’asse di rotazione) per poi essere deviata di 90° in direzione radiale.

Nel caso di ventilatori industriali nebulizzatori, il funzionamento della ventola avviene in modo da spingere la nebbiolina di acqua nebulizzata nell’ambiente.
A contatto con l’aria calda da raffreddare, le goccioline evaporano immediatamente, consumando energia.
Quanto più elevata è la pressione dell’acqua e quanto più piccolo è il foro di uscita, minori saranno le dimensioni delle particelle d’acqua diffuse nell’ambiente.

Prezzo ventilatore industriale


Il prezzo dei ventilatori industriali è variabile.
Esso può oscillare
da alcune centinaia a diverse migliaia di euro.

Ad ogni modo, nella scelta di quello più adatto è consigliato considerare anche altri fattori, oltre alla disponibilità economica.
Il rischio è di investire in uno strumento che non si rivela efficiente.

Dunque, bisogna valutare aspetti come: il tipo di fluido da trasportare, la sua temperatura e la composizione del fluido o miscela gassosa.
Infatti, ad esempio, i ventilatori industriali assiali sono capaci di elevate portate d’aria a bassa pressione; tuttavia, rivelano i loro limiti in caso di temperature elevate del gas.
Quelli centrifughi invece hanno portate medie e capacità di media/alta pressione, dunque i campi d’applicazione congeniali saranno differenti.

 


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Ventilatori industriali usati (pro e contro)


I ventilatori industriali usati hanno pro e contro.

Il beneficio più evidente risiede nella maggior accessibilità economica.
Tuttavia, potrebbe trattarsi di un vantaggio solo illusorio: è molto difficile che, essendo ventilatori per capannoni di seconda mano, non diano problemi sul medio/lungo termine.

I più comuni lavori di manutenzione riguardano ad esempio cambiare i cuscinetti del motore, sabbiare e verniciare nuovamente la chiocciola (tendente alla ruggine) ed infine riparare alcune saldature sulla girante.

Il costo di questi aggiustamenti equivale quasi a quello di un ventilatore nuovo.

Inoltre, nell’acquisto di uno usato, bisognerebbe accertarsi della disponibilità della curva di portata e pressione, quasi mai indicata sulla targa dati ma indispensabile per l’impiego negli impianti.

Un altro possibile svantaggio risiede nella frequente assenza del manuale di uso e manutenzione della ventola.
Esso non solo è indispensabile per legge, ma è anche fondamentale per l’utilizzatore conoscere quali attività di manutenzione condurre e con quale periodicità. Si tratta di informazioni indispensabili per mantenere la ventola in un buon stato di salute.

Inoltre, un ventilatore industriale usato non sempre possiede le apposite protezioni, utili a proteggere i lavoratori dal contatto con le parti in rotazione. Talvolta tali protezioni antinfortunistiche sono presenti ma non sono in buono stato.
Si tratta di un rischio rilevante, dal momento che ogni ventilatore dev’essere messo in rotazione per poter funzionare.

Infine, laddove di seconda mano, non sempre è presente la dichiarazione di conformità CE o la marcatura CE. Si tratta di attestati che assicurano la progettazione e costruzione in accordo alla direttiva macchine 2006/42/CE.

 

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