Etichettatrici Industriali

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Le etichettatrici industriali sono sempre più diffuse in svariate realtà aziendali. In ognuna, il loro scopo è quello di ottimizzare i tempi ed aumentare la produttività.
Si tratta di dispositivi che possono stampare le etichette a livello industriale, processo ormai indispensabile per consentire al consumatore di conoscere nel dettaglio da cosa sia composto un certo prodotto, l’uso, la scadenza e l’origine.

 

Cosa sono e funzionamento


È bene innanzitutto capire cosa sono e conoscerne il funzionamento.

Si tratta di uno strumento adibito alla stampa elettronica di etichette, sia con codici a barre che con numeri consequenziali.
Il suo funzionamento prevede la stampa in modo automatico, capace di restituire un adesivo da apporre su prodotti e imballaggi di ogni genere, come il packaging alimentare.

L’etichettatura industriale avviene nelle linee di produzione o nelle linee di confezionamento di stabilimenti produttivi.

Si tratta del processo di applicazione di un’etichetta, finalizzato all’identificazione del prodotto; essa ha diversi scopi, come la soddisfazione di requisiti necessari e la tracciabilità dell’articolo lungo l’intera supply chain.

Le etichettatrici industriali sono impiegate in svariati settori, come ad esempio quello:

  • Farmaceutico.
    Questo tipo di etichette servono a fornire informazioni dettagliate sui farmaci, e al contempo a tracciarli per garantirne l’integrità.
  • Vitivinicolo.
    Le bottiglie di vino vengono etichettate, marcate con codice a barre e numero di lotto per consentirne l’identificazione e la tracciabilità.
  • Alimentare.
    L’etichettatura è finalizzata ad informare il consumatore e ad assolvere stringenti regolazioni.
  • Chimico.
    Le etichette servono a identificare le sostanze chimiche, in modo che l’industria possa gestirle responsabilmente, soprattutto in caso di prodotti pericolosi; in tal modo si consente la sicurezza tanto del personale quanto dei consumatori.
  • Elettronico, meccanico, tessile, e così via.

Dunque, queste etichettatrici possono essere di diverso tipo, come:

  1. Autoadesive
  2. A colla a caldo per etichette da bobina (roll-fed)
  3. A colla a caldo per etichette pretagliate
  4. A colla a freddo

 


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Etichettatrici automatiche industriali

 

Le etichettatrici automatiche industriali offrono la possibilità di gestire i processi di matricolazione e serializzazione delle etichette, nonché di automatizzare i processi di stampa delle stesse direttamente sul posto.

Esse sono infatti integrate nel processo di produzione e applicano le etichette ai prodotti che passano a velocità regolare sulla linea di produzione. Su di essa, queste soluzioni di etichettatura sono integrate con altri sistemi della linea e ricevono automaticamente i prodotti o i pacchetti da etichettare.

I sistemi chiamati applicatori di etichette, appena collegati alla corrente, tramite un riavvolgitore e svolgitore gestiscono un rotolo di etichette prestampate; queste, dunque già pronte, vengono applicate senza intervento umano su uno specifico prodotto.
Essi vengono solitamente impiegati per l’apposizione delle etichette sul packaging primario, ovvero l’imballaggio che viene a contatto con la sostanza, cibo o prodotto chimico.

 

 

Per le etichette sul packaging secondario, ovvero quelle contenenti informazioni rilevanti per la logistica, l’e-commerce e le spedizioni, si usano i sistemi stampa e applica.
Si tratta di etichettatrici che integrano in un unico sistema una stampante e un applicatore. La prima si occupa della stampa dell’etichetta, mentre il secondo di apporla sul prodotto in una certa posizione.
Dunque, la necessità di un operatore per l’applicazione manuale viene meno.

La maggior parte dei modelli di etichettatrici automatiche dispone di una o più teste per l’applicazione di autoadesivi, oltre a sistemi di separazione e allineamento dei prodotti per un’etichettatura precisa.
Sono inoltre dotati di nastro trasportatore che conduce i prodotti, dopo il confezionamento, alla zona etichettatura, con tavolo o tampone, sia in arrivo che in accumulo all’uscita della macchina per la distribuzione o la raccolta degli articoli etichettati.

L’automazione è offerta anche da una tecnologia dell’industria 4.0 che dà valore aggiunto all’etichettatrice tramite la connettività: la Radio Frequency Identification o RFID.
Essa consente l’identificazione in modo automatico dei prodotti e contenitori da trasporto nella produzione industriale e nella logistica.
In tal caso, non è necessario il contatto fisico con l’articolo in questione per la sua identificazione.
Il transponder RFID, ovvero un microchip con antenna, consente la memorizzazione, la modifica e l’eliminazione di lati, leggibili e codificabili tramite un lettore RFID.
Si tratta dunque di una tecnologia impiegata per creare, stampare e applicare in modo automatico le etichette RFID.

 

 

Etichettatrici semiautomatiche industriali


Le etichettatrici semiautomatiche industriali funzionano in modo da applicare manualmente le etichette sui singoli prodotti.

Dunque, rispetto al caso precedente, il processo non è automatizzato per intero, prevedendo l’intervento umano per l’apposizione delle etichette.

Infatti, le etichettatrici semiautomatiche necessitano di un operatore incaricato di posizionare il prodotto da etichettare manualmente sull’apposito carrello, per poi spingerlo fino a che l’etichettatrice eroga e posiziona l’etichetta. Dunque la fase di applicazione rimane automatica.

La modalità semi-automatica può anche essere riferita alla necessità di intervento umano nell’azionamento da pedale o tramite abbassamento della struttura manualmente.
In ogni caso l’azione di spellicolatura e di applicazione dell’etichetta sul prodotto avviene in modo automatico, senza necessità di operatori, se non per avviare il processo e alimentare la macchina con gli articoli da etichettare.

Per una buona etichettatura è importante che tali strumenti prevedano l’adeguamento della velocità di erogazione dell’etichetta a quella del movimento manuale del carrello per il posizionamento del prodotto.

Normalmente questi strumenti sono costituiti da portarotoli per le bobine di etichette, che vengono erogate e fissate nei punti corrispondenti. Possono includere anche altre tecnologie (come il rilevamento ottico di ciascuna etichetta) o varie forme di etichettatura (superiore, inferiore, su un lato e su due lati), nonché differenti formati (avvolgenti, “L” o sigillanti).

 

Prezzo


Il prezzo delle etichettatrici industriali può oscillare molto, variando da poche centinaia a svariate migliaia di euro.

I fattori che principalmente influiscono sui costi sono:

  • Il marchio
  • La tecnologia
  • La qualità e la velocità della stampa

Per quanto riguarda la tecnologia, tra i vari modelli e tipi, generalmente il prezzo varia in base alla disponibilità di interfacce con diversi protocolli di comunicazione. In tal caso cambia la relativa velocità, la risoluzione di stampa, i tipi di codici a barra disponibili e così via.

Ulteriore discrimine è la presenza di testate che facilitano il montaggio e lo smontaggio dei componenti, per la gestione di dimensioni di etichette diverse.

Un altro ancora è l’opzione di cambio rapido, che non solo permette di cambiare il formato ma anche la consistenza del foglio adesivo per adattare l’etichetta ad ogni superficie.
Bisogna anche considerare la connettività, presente o meno.

Per quanto riguarda la stampa, bisogna invece considerare la differenza tra un’etichettatrice fissa e una portatile. Infatti, solo la prima cambia i vari formati di etichetta, consentendo di modularne le dimensioni.
Oltre a tale funzionalità, anche la definizione e la qualità di stampa incidono sul prezzo complessivo.

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