Indice di rotazione magazzino

durata delle scorte magazzino

 

Conoscere l’indice di rotazione del magazzino è fondamentale per un’azienda che punta alla massima efficienza, in mercati sempre più competitivi.
Si tratta infatti di avere parametri per poter gestire al meglio lo stock, comprendere l’andamento delle risorse e valutare il relativo investimento.
Essendo ciò indispensabile, è opportuno approfondirne la conoscenza.

 

Cos’è


Per un’azienda, conoscere cos’è l’indice di rotazione del magazzino è fondamentale: si tratta di un indicatore molto importante per elaborare strategie di gestione dello stock e conoscere il reale valore di quest’ultimo.

Dunque, l’indice di rotazione o “inventory turnover” è uguale al numero di volte in cui si è rinnovata completamente la scorta media di un prodotto all’interno del magazzino; ciò sulla base di un arco temporale definito, che può essere un mese, un anno, ecc.…

Si tratta quindi di un parametro informativo sull’andamento delle risorse in magazzino, che permette di calcolare il tempo in cui l’azienda recupera l’investimento per le stesse e quello in cui tali risorse rimangono depositate in magazzino, oltre a consentire di valutare se i costi sostenuti siano adeguati rispetto al servizio offerto.

I prodotti possono avere diverso turnover:

  • Alta rotazione: si tratta degli articoli che vengono venduti più spesso e che quindi si rinnovano in magazzino con maggior frequenza.
    Ciò rappresenta un beneficio ed è indicatore di una buona gestione dello stock; allo stesso tempo, implica anche costi operativi più elevati, vista la necessità di garantire una movimentazione dei prodotti efficiente e puntuale. 
  • Bassa rotazione: si tratta di articoli che vengono venduti meno spesso e che vengono depositati in magazzino per tempi più lunghi.
    Questo può indicare una gestione delle scorte poco efficiente, con conseguente incremento dei costi dovuto ad un’eccessiva quantità di stock in magazzino. 

Dunque, conoscere l’indice di rotazione del magazzino è fondamentale in quanto fornisce informazioni strategiche sulla cui base:

  • Comprendere il valore dello stock;
  • Ritrattare, eventualmente, termini e condizioni con i fornitori;
  • Elaborare più opportune strategie gestionali delle scorte;
  • Valutare il tempo necessario per il rientro dell’investimento sullo stock;
  • Conoscere la rotazione dei vari articoli e dunque riprogettare il layout del magazzino. I prodotti ad alta rotazione vanno stoccati in aree più facilmente accessibili, gli altri nelle rimanenti aree;
  • Fare controlli incrociati con l’inventario;
  • Valutare l’appalto della gestione del magazzino e la logistica conto terzi.

 

 

Come si calcola: formula


Per sapere come si calcola l’indice di rotazione è opportuno riferirsi all’apposita formula. È molto semplice.

Essa consiste nel rapporto tra: vendite di un prodotto in un determinato periodo e giacenza media, ovvero la quantità di quel prodotto presente in magazzino (stock medio) nello stesso arco temporale.

Dunque:
Indice di rotazione del magazzino= Vendite / Giacenza

Consideriamo un esempio a scopo esemplificativo.
Poniamo come arco temporale di riferimento un anno e consideriamo che in questo periodo siano stati venduti (a prezzo di costo) 60000 prodotti; nello stesso anno, la giacenza media di questi prodotti ammonta a 20000.

Quindi: indice di rotazione= 60000 / 20000= 3

Questo 3 indica che il prodotto in questione ruota (o si rinnova) 3 volte in un anno.

Maggiore è il valore numerico dell’indice e maggiore è la rotazione dello stock.
Infatti:

  • Un indice di rotazione elevato significa che le scorte non rimangono ferme in magazzino ma vengono vendute velocemente e producono valore; per le aziende si riducono i costi di stoccaggio mentre aumentano quelli di gestione e operativi, in quanto bisogna garantire efficienza nella movimentazione dello stock e nella preparazione degli ordini. 
  • Viceversa, un indice di rotazione basso implica uno stock immobile e in eccesso in magazzino, che aumenta i costi per le aziende e il rischio di obsolescenza o deperimento qualitativo, a seconda del settore. È questo il caso in cui è opportuno procedere con sconti e liquidazioni. 

Il caso di maggior efficienza è quello intermedio tra questi due casi.

Infine, bisogna notare che conoscendo l’indice di rotazione è possibile eseguire l’operazione inversa per ricavare le vendite o la giacenza media.

 

Durata delle scorte


La durata delle scorte è calcolabile a partire dall’indice di rotazione.
Infatti, se si vuole conoscere il tempo medio in cui lo stock permane in magazzino, è sufficiente attenersi a questa semplice formula. Consideriamo un anno, quindi 365 giorni, come periodo di riferimento.

Giacenza media= 365 / Indice di rotazione 

Inoltre, informazioni rilevanti sullo stock e sulla sua durata sono fornite da appositi software gestionali, ormai protagonisti dell’industria 4.0.

Ad esempio, l’MRP valuta il fabbisogno netto di materiali proprio sulla base della giacenza e della distinta base; viene considerata la durata delle scorte e dunque pianificati gli ordini. 

L’ERP è invece il software che si occupa della pianificazione delle risorse aziendali; grazie alle informazioni integrate di cui dispone, compresa la situazione dello stock, agevola la gestione della catena di approvvigionamento. In tal modo è possibile evitare rotture di stock o l’overstock, gestendo al meglio le scorte e valutando la loro durata.

Allo stesso modo, il software di gestione della produzione consente di valutare la durata dello stock per proporne il rifornimento.

Infine, il MES aziendale monitora la qualità e la disponibilità di stock, consentendo un controllo sempre aggiornato ed in tempo reale.

Tutte queste informazioni e operazioni automatizzate sono fondamentali per una gestione efficiente delle scorte, che tiene in adeguata considerazione la situazione dello stock e il suo turnover. In tal modo, ogni attività legata alla logistica può essere ottimizzata.

 

Differenza tra indice di rotazione e indice di copertura


La differenza tra indice di rotazione e indice di copertura è molto semplice.

Mentre il primo informa sul rinnovamento dello stock in magazzino e sulle sue tempistiche, il secondo rappresenta il periodo di copertura garantito dalla giacenza media in magazzino. Dunque, in questo caso si tratta di conoscere il tempo in cui una determinata scorta si esaurisce, o quello in cui essa viene venduta.

Il periodo di copertura corrisponde all’indice di giacenza media che, come detto, è ottenibile a partire dall’indice di rotazione. Può anche essere calcolato con la formula inversa di quest’ultimo:

Giorni di copertura= Stock medio annuo / Venduto annuo

Dunque, per semplificare la differenza tra i due indici è utile ricorrere ad un esempio.
Poniamo l’indice di rotazione uguale a 3 su base annua; ciò significa che il prodotto X si rinnova in magazzino 3 volte in un anno.
Dunque, l’indice risponde alla domanda: quante volte (si rinnova)?

Se invece la copertura è uguale a 4 su base mensile, significa che vengono impiegati 4 mesi per vendere l’intero stock del prodotto X, quindi si è coperti per 4 mesi per quella referenza.
Dunque, l’indice risponde alla domanda: quanto tempo (per vendere/di copertura)?

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