Approvvigionamento

approvvigionamento

 

L’ottimizzazione dell’approvvigionamento è ormai indispensabile.Si tratta di un ingrediente fondamentale per la supply chain 4.0, efficiente e competitiva.
Infatti, il rifornimento delle scorte è un’attività cruciale della logistica industriale, capace di determinarne la produttività.
Pertanto è fondamentale conoscere il significato di questo processo, i suoi tipi e metodi, le implicazioni per il magazzino e i modi di ottimizzare il tutto.

 

Significato


Nella comprensione dell’approvvigionamento, è opportuno iniziare dal suo significato. 

Esso fa riferimento al reperimento di materie prime o merci, necessario per il funzionamento di un’attività produttiva; dunque, comprende i flussi in entrata di qualsiasi prodotto, materia prima o semilavorato necessario per la produzione industriale.
Tutti i processi coinvolti in questa fornitura sono centrali per l’efficienza e la stessa sopravvivenza aziendale.

Proprio per questo, una buona gestione dell’approvvigionamento risulta vitale: scongiura il rischio di rotture di stock, per cui la produzione potrebbe interrompersi, con tutte le conseguenze che ciò comporta sul funzionamento aziendale. Allo stesso modo, l’overstock potrebbe aumentare i costi di stoccaggio, da cui deriva un ulteriore elemento d’inefficienza.

Ciò vuol dire che, per evitare tali circostanze, è indispensabile comprendere quando è necessario effettuare un ordine e in quali quantità. Infatti, quando lo stock di una referenza si trova al di sotto di un certo livello, bisogna ricorrere ad un oculato riassortimento per non compromettere l’attività aziendale.

Per un approvvigionamento efficiente, bisogna gestire al meglio ogni sua fase:

  • Eseguire un’adeguata valutazione dei fabbisogni quantitativi e qualitativi, nonché della condizione economico-finanziaria; dunque, analizzare le risorse effettivamente necessarie per un determinato periodo. 
  • Pianificare gli acquisti e le consegne, considerando le esigenze aziendali in termini temporali. 
  • Esaminare i mercati di approvvigionamento e confrontare l’offerta dei fornitori per la scelta di quella più vantaggiosa. Bisogna puntare a prezzi competitivi e fornitori affidabili: è importante la qualità e il rispetto delle scadenze concordate. 
  • Stoccare le risorse ricevute fino al loro impiego nel processo produttivo; gestire efficientemente le scorte.

Approvvigionamento di materie prime, materiali e prodotti


L’approvvigionamento può riguardare tanto materie prime e materiali quanto prodotti finiti.

I cicli operativi, nelle diverse circostanze, variano: essi si diversificano per aziende di produzione o industriali e per quelle commerciali.

Per queste ultime, infatti, il rifornimento riguarda prodotti finiti, che non richiedono ulteriori lavorazioni o trasformazioni. Dunque, l’impresa si occupa dell’acquisto e dello stoccaggio, fino al momento in cui il prodotto arriva al cliente finale.

Per le aziende industriali o di produzione, il ciclo di approvvigionamento collega magazzino e centro di produzione. Le materie prime vengono stoccate fino al loro impiego nella produzione e alla trasformazione in prodotti finiti. Questi vengono stoccati e infine spediti.

In ogni caso la fornitura, che sia di materie prime, materiali o prodotti, può avvenire con tre metodologie principali:

  1. Just in Time (JIT).
    Il rifornimento avviene solo se richiesto, nel momento e nelle quantità in cui viene richiesto. In tal modo, lo stoccaggio perde centralità; d’altronde, lo scopo di tale filosofia industriale è proprio: ridurre l’accumulo di scorte.
    Pertanto, i costi legati a quest’ultimo si riducono, pur aumentando il rischio di carenza di stock. 
  2. Stock di sicurezza.
    Il rifornimento avviene in modo da avere scorte aggiuntive per tamponare le incertezze del ritmo produttivo. Dunque, in caso di domanda in crescita o ritardi dei fornitori, la situazione può essere affrontata.
    Tuttavia, ciò implica costi di stoccaggio maggiori e impone più rigorosi controlli sullo stock: potrebbe deteriorarsi qualitativamente nel tempo. 
  3. Sincronizzazione.
    Il rifornimento viene pianificato in anticipo; esso avviene in base al ritmo e alle necessità della produzione.
    Di conseguenza, i costi di stoccaggio si riducono.
     

A prescindere dal tipo di stoccaggio e metodologia sottostante, lo scopo è rendere ottimale l’approvvigionamento. Ciò rende efficiente l’intera supply chain.

 

Approvvigionamento del magazzino


L’approvvigionamento del magazzino risiede quindi nel rifornimento delle scorte.
Esso può avvenire in tre modi principali:

  1. In base alla domanda.
    Il rifornimento delle scorte avviene in base alla richiesta. Pertanto, sulle scaffalature di picking vengono posizionati solo materie e prodotti necessari per l’ordine quotidiano.
    Questa strategia viene impiegata in presenza di domanda particolarmente variabile nel tempo, oscillante in modo da impedire previsioni; può essere sfruttata anche in caso di area di picking ridotta. 
  2. In base al livello di riordino.
    In questo caso, il rifornimento del magazzino avviene in base al livello di scorte: l’ordine avviene quando si arriva ad un certo punto di riordino. Dunque, il flusso in entrata di scorte ha luogo solo se vi è necessità.
    Il livello di riordino dev’essere in tal caso prestabilito, e ciò è possibile solo in caso di domanda stabile e costante nel tempo. 
  3. In base alla flessibilità.
    Questa strategia implica un rifornimento che si adegua alle oscillazioni nell’attività di preparazione degli ordini. Si punta a rendere flessibili i flussi di lavoro, sfruttandone i cali per prepararsi ai picchi. 

Due fattori importanti nella corretta gestione dell’approvvigionamento del magazzino sono:

  • Il tasso di rotazione del magazzino.
    Bisogna valutare il tempo in cui ogni merce viene terminata e necessita rifornimento. Quelle ad elevato turnover necessitano di approvvigionamento più frequentemente di quelle a bassa rotazione.
    Laddove la domanda non sia eccessivamente oscillante, è bene quindi considerare questo fattore per gestire il magazzino in modo più efficiente. 
  • Utilizzo di software per la gestione del magazzino.
    Il WMS (Warehouse Management System) consente di gestire le scorte in modo ottimizzato. Infatti, fornisce in real team un quadro sempre aggiornato sulla posizione di ogni articolo e sulla disponibilità delle scorte; il software gestionale stima la situazione dello stock e provvede automaticamente al riordino quando necessario.
    Altri software sono gli MRP e gli ERP. Questi ultimi (Enterprise Resource Planning), innovazioni dell’industria 4.0, integrano ogni attività in un unico sistema: essendo una fonte trasversale di dati, possono pianificare l’approvvigionamento considerando le necessità produttive, le esigenze economico-finanziarie, e così via. 

 

Una logistica dell’approvvigionamento efficiente


La logistica dell’approvvigionamento comprende tutte le attività relative al rifornimento delle merci e ai loro percorsi dal fornitore all’acquirente.

Essa è efficiente se consegue:

  • Una riduzione dei costi di stoccaggio.
    Grazie agli strumenti disponibili, è possibile effettuare il rifornimento nel modo più adeguato e nelle giuste quantità. Ciò consente di abbattere costi di stoccaggio superflui, conseguendo un vantaggio economico. 
  • La previsione più esatta delle tempistiche.
    Se si conoscono i tempi di consegna, è possibile ottimizzare i cicli operativi, rendendoli più puntuali ed efficienti. 
  • Una diminuzione dei costi di trasporto.
    Valutando l’offerta dei fornitori e scegliendo quella più competitiva, è possibile ridurre i costi di trasporto pur mantenendo la qualità dell’approvvigionamento. 

Per ottimizzare la logistica di approvvigionamento, inoltre, è consigliabile considerare l’impiego di software e tecnologie dell’industria 4.0.

Quelli come MRP, ERP o WMS digitalizzano e automatizzano gli ordini, pianificando la fornitura.
Nella fase di movimentazione di materie e prodotti risulta molto utile un software di gestione trasporti, che consente il tracciamento in tempo reale, la pianificazione dei trasporti e il controllo degli aspetti finanziari. Ciò risulta ancor più importante in caso di trasporti eccezionali, per loro natura più esigenti di buona organizzazione e monitoraggio.

Complessivamente, le tecnologie Cloud offrono un controllo molto più efficace, costante e aggiornato. I vantaggi che ne derivano sono svariati. Ad esempio:

  • Consentono una gestione più tempestiva di eventuali problematiche legate ad ordini o consegne; 
  • Permettono una comunicazione integrata tra vari partner, le cui attività vengono ad allinearsi e coordinarsi, risultando più collaborative e dunque produttive; 
  • Si possono monitorare le scorte end-to-end, fornendo un quadro su quelle disponibili, in ingresso o in transito; 
  • Forniscono dati di trasporto e transito aggiornati e puntuali.

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