Imballaggi Industriali in Legno

imballaggi di legno per esportazioni

 

Gli imballaggi industriali in legno risultano essere la soluzione migliore per la logistica e il trasporto di merci a livello nazionale ed internazionale.
È importante allora capirne il perché, specificare di cosa si tratta, valutare i prezzi e conoscere le informazioni più rilevanti.

 

Cosa si intende per imballaggi industriali


È opportuno cominciare capendo cosa si intende per imballaggi industriali.

Il termine si riferisce a quell’involucro finalizzato alla conservazione di un bene, sia un esso un prodotto finito o una materia prima.

L’imballaggio dunque serve per preservare il suo contenuto, soprattutto in fase di trasporto o sistemazione in magazzino nelle apposite scaffalature, spesso tramite commissionatore o altri macchinari.
In questi ed altri casi, la merce viene protetta da eventuali urti, ammaccamenti o fuoriuscite, rimanendo in tal modo integra.

Proprio questa definita funzionalità distingue l’imballaggio industriale dal packaging, termine con cui viene in genere tradotto in inglese.
Infatti quest’ultimo, nel suo significato, include anche aspetti immateriali del processo produttivo, come il fattore estetico; è inoltre uno degli ingredienti di una strategia di marketing.
Il termine italiano, invece, ha un senso più ristretto, operativo e funzionale; esso si riferisce unicamente al contenitore di un prodotto, o alle operazioni attraverso cui esso viene racchiuso nell’involucro.

La normativa legale e regolamentare italiana (art. 218 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152) definisce l’imballaggio industriale come “il prodotto, composto di materiali di qualsiasi natura, adibito a contenere e a proteggere determinate merci, dalle materie prime ai prodotti finiti, a consentire la loro manipolazione e la loro consegna dal produttore al consumatore o all’utilizzatore, e ad assicurare la loro presentazione, nonché gli articoli a perdere usati allo stesso scopo”.

Lo stesso decreto opera una classificazione degli imballaggi, distinguendoli in:

  • Primari.
    Si tratta dell’imballo per la vendita; è il primo involucro o contenitore che racchiude il prodotto e che quindi si trova a diretto contatto con esso.
    Consente di conservare nel tempo e trasportare beni altrimenti deperibili.
  • Secondari.
    È detto anche multiplo, in quanto può raggruppare più unità di prodotto.
    Essendo il secondo involucro, racchiude quindi l’imballaggio primario e non è a contatto col bene contenuto.
    Esso è utilizzato per scopi informativi o promozionali, ma anche per facilitare il trasporto.
  • Terziari.
    Questo tipo è quello più propriamente impiegato per scopi di trasporto e più attinente al mondo industriale.
    Si tratta dell’imballaggio finale, che racchiude gli altri.
    Alcuni esempi sono un pallet di confezioni o uno scatolone contenente più confezioni.

L’imballaggio può avere diverse forme ed essere composto da differenti materiali, come plastica, acciaio, ferro e legno.

 


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Imballaggio industriale in legno


L’imballaggio industriale in legno può essere suddiviso in due diverse tipologie:

  • Le casse.
    Esse hanno generalmente un rivestimento continuo costituito da tavole o da pannelli.
  • Le gabbie.
    Sono invece realizzate con rivestimento discontinuo in tavole.

La scelta del tipo più adatto dipende dalle caratteristiche della merce contenuta e dalla destinazione d’uso dell’imballo in legno.

È importante che tale materiale risponda a requisiti tecnici e standard di sicurezza, che sia robusto e durevole, e che garantisca qualità.
Generalmente il legno più impiegato per soddisfare tale esigenze è l’abete, il pino o il pioppo.

L’imballaggio in legno delle casse industriali dev’essere ben lavorato, presentare poche irregolarità, e dev’essere necessariamente certificato secondo la norma internazionale FAO ISPM 15.

L’imballo in legno è molto impiegato per i vantaggi che comporta.

Innanzitutto, si tratta di una scelta molto più ecologica rispetto ad altre, funzionale ad una logistica più sostenibile.
Si tratta infatti di un materiale
rinnovabile e biodegradabile, come avviene anche per il pluriball ecologico, soluzione utilizzata sempre per “imballare” oggetti di vario tipo; il tutto viene sempre riciclato in modo da non causare gravi danni all’ambiente.


Questi imballi possono anche essere riparati e riutilizzati; se ciò non risulta più possibile, vengono triturati e usati per gli agglomerati in legno, come segatura per vari usi industriali e domestici. Se neanche ciò è più possibile, diventano biomassa.

A ciò si aggiunge un ottimo rapporto qualità/prezzo: l’imballaggio industriale in legno risulta essere più economico a fronte di caratteristiche tecniche e performance elevate.

Ulteriore beneficio risiede nella semplicità di stoccaggio.
Ciò vale sia nel caso di casse pieghevoli, quindi ripiegabili, sia negli altri casi: è garantito un agevole impilaggio che non ostruisce spazi in magazzino.

Infine, è assicurata la sicurezza.
Sia perché il legno è per sua natura antibatterico, antivirus e meno infiammabile di altre soluzioni, come quelle in plastica, sia perché l’imballo è facilmente rinforzabile.

 

Per esportazioni e spedizioni


Gli imballaggi in legno vengono frequentemente impiegati per esportazioni e spedizioni.

Per rispondere efficientemente alle diverse esigenze di trasporto, o a particolari dimensioni e forme delle merci, vengono realizzate gabbie e casse in legno su misura; esse sono dunque appositamente progettate per far fronte a necessità specifiche.

Parlando di casse in legno per esportazione e spedizione, è indispensabile far riferimento alla normativa internazionale sul loro trasporto.
Essa, infatti, detta regole e procedure cui attenersi, delineate dalla FAO: si tratta dell’ISPM15.

Tale misura si è resa indispensabile a fronte dell’intensificarsi degli scambi commerciali su scala internazionale.

Essa prevede la preventiva sanificazione del legno, quindi tale materiale dev’essere necessariamente sottoposto a trattamento fitosanitario, al fine di eliminare la presenza di organismi tossici e di impedire la diffusione di parassiti.
Ciò risulta particolarmente rilevante per il settore alimentare, che per sua natura tratta merci da preservare nella loro integrità con massima importanza.

L’unico trattamento consentito nell’Unione Europea è quello ad alte temperature (HT); esso prevede il riscaldamento in forno del materiale per almeno 30 minuti consecutivi, ad una temperatura non inferiore ai 56°.
È bene ricordare che il trattamento di fumigazione è vietato in Europa.

Al termine, per contrassegnare un imballo in legno certificato, viene apposto il marchio IPPC/FAO.
Le casse in legno per esportazione che non risultano così marchiate non possono circolare.

 


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Prezzi


I prezzi degli imballaggi industriali in legno sono contenuti rispetto alle altre alternative.
Tuttavia negli ultimi anni, caratterizzati da un’impennata della richiesta e da minor produzione, si registra un incremento di costi.
Essi risultano quasi raddoppiati rispetto agli anni precedenti ma, nonostante questo trend, rimangono comunque inferiori in relazione ad altri materiali.

Oggi il legname per imballaggi arriva a costare tra i 200 e i 300 euro medi al metro cubo, con picchi fino ai 400 euro.

La FEFPEB, ovvero la Federazione Europea dei Produttori di Imballaggio in Legno e Pallet, mette a disposizione un database online europeo per le aziende di imballaggi industriali.
Inoltre, fornisce un indice dei prezzi compilati dalle associazioni nazionali dei produttori di pallet e imballaggi, costi che vengono poi verificati da organismi indipendenti.

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