Carrello Retrattile

carrello retrattile

Il carrello retrattile: tutte le informazioni utili


Vista la forte espansione del carrello retrattile, è bene conoscere tutte le informazioni utili a riguardo.
Infatti, sempre più spesso il magazzino e l’area di stoccaggio si rimpiccioliscono, considerati soprattutto gli elevati costi che richiedono. Diventando le corsie più strette, con scaffalature sviluppate in altezza, risultano indispensabili soluzioni nuove, capaci di adattarsi a queste condizioni e di ottimizzare la logistica.
È proprio per queste esigenze che il carrello retrattile è andato affermandosi, portando con sé molti vantaggi importanti: si tratta dello strumento più adatto per lo spostamento di merce pesante in spazi angusti.

Per tali motivi, è importante conoscere quali sono le caratteristiche e il funzionamento dei carrelli retrattili, in cosa si distinguono dai commissionatori, quali abilitazioni sono necessarie per la guida.

 

Carrello elevatore a montante retrattile: caratteristiche e funzionamento


Il carrello elevatore a montante retrattile è il veicolo più adatto ad ottimizzare la logistica, soprattutto nel caso di un magazzino portapallet dagli spazi ridotti e scaffalature molto alte. La sua capacità di movimentazione e sollevamento di merce in tali condizioni è favorita da caratteristiche ben precise: fattori strettamente legati ai vantaggi che apporta.

Le operazioni di picking in spazi piuttosto stretti sono favorite dalla struttura stessa del carrello retrattile: la cabina e le forche sono pensati proprio per essere ottimali in luoghi poco spaziosi. Infatti, la cabina in cui si trova l’operatore ha dimensioni ridotte che si sviluppano in una struttura più stretta e slanciata; chi è al suo interno trova le forche al suo fianco, quindi il sollevamento è laterale. Montante e forche sono dunque contenute nel volume del telaio.

Il carrello elevatore a montante retrattile garantisce un’ottimale performance in magazzini stretti e dalle scaffalature alte anche grazie ad un’altra caratteristica. Le altezze di sollevamento che riescono a coprire sono molto elevate: questi carrelli retrattili possono elevare la merce anche oltre i 10 metri. Inoltre, l’efficienza in tali condizioni è garantita dal particolare movimento del carrello elevatore a montante retrattile: sia in orizzontale che in verticale; in tal modo la larghezza dei corridoi diventa un problema irrilevante.

Con i carrelli retrattili laterali o multidirezionali la capacità di movimento è incrementata e il raggio d’azione è più ampio: nel primo caso le ruote possono cambiare angolatura fino a 90°; nel secondo caso ruotano di 360°. Ciò vuol dire che sono consentiti spostamenti tanto lateralmente quanto frontalmente. I carrelli retrattili laterali sono perfettamente performanti anche in casi di merci non pallettizzate o di ingombranti dimensioni, così come per pallet lunghi, ad esempio tubi o pannelli.
Anche i carrelli trilaterali, ulteriore e diversa variante, sono molto funzionali e adatti a spazi ridotti; essi hanno una torretta che supporta le forche ed è in grado di ruotare su sé stessa. In tal modo, riesce a caricare e scaricare la merce frontalmente come su entrambi i lati del corridoio.

Il funzionamento del carrello retrattile è piuttosto semplice.
Durante l’operazione di prelievo, sono il montante e le forche ad avanzare, mentre il carrello rimane statico oppure porta le ruote anteriori sotto la scaffalatura.
Il passaggio successivo è quello che dà il nome al carrello retrattile: una volta preso il carico, infatti, montante e forche si ritraggono tornando in posizione di partenza.
Durante il movimento, la merce posta lateralmente consente una perfetta visibilità all’operatore; questa è tra l’altro supportata da ulteriori fattori: sistemi di visualizzazione, guida assistita, automazioni. Quindi, l’operatore può svolgere il proprio lavoro con queste garanzie di supporto, oltre alla cintura di sicurezza ormai obbligatoria e finalizzata alla protezione.

 

Differenza tra muletto (commissionatore) e retrattile


La differenza tra carrello retrattile e muletto, o commissionatore, è deducibile dalle caratteristiche del primo già descritte.
In linea generale, il retrattile è uno strumento più agile e manovrabile, maggiormente indicato per situazioni logistiche ostiche: spazi ridotti, corridoi stretti, scaffalature molto alte e vicine. Tuttavia, è perfettamente performante anche in spazi maggiormente ampi che necessitano di spostamenti più rapidi. La stessa versatilità non caratterizza il commissionatore.

In particolare, la prima differenza tra carrello retrattile e muletto tradizionale (o commissionatore) è rinvenibile nella postazione dell’operatore: nel primo caso, durante ogni operazione di carico, scarico e spostamento, l’operatore è seduto all’interno di una cabina più snella e stretta; inoltre, si trova lateralmente rispetto alle forche. Il commissionatore, invece, prevede due bracci anteriori paralleli che si trovano frontalmente all’operatore; la sua postazione è nello spazio intermedio alle due forche, che si trovano di fronte a lui.

Inoltre, il muletto consente movimenti come brandeggio, alzata, traslazione laterale e posizionamento forche; ma non anche la traslazione longitudinale, ovvero frontale, consentita dal carrello retrattile.

Il muletto tradizionale necessita di maggior spazio di manovra, quindi di corridoi e corsie più ampi, che consentano movimenti più ingombranti. Invece come detto, il carrello retrattile è pensato per spazi più ristretti e corridoi più contenuti.

Patentino e corso per il carrello retrattile: come si guida


Il patentino per utilizzare il carrello retrattile in realtà non esiste, ai sensi delle norme vigenti. Non c’è quindi un’abilitazione specifica e indirizzata a questa tipologia di carrello. Ai sensi dell’Accordo Stato Regioni 22/02/2012, esiste un’abilitazione unica per carrelli industriali a forche, ivi compresi i retrattili, denominata “Patentino del Muletto”.

La tematica è particolarmente controversa in quanto spesso si trovano informazioni discordanti: molti corsi indirizzati alla guida del carrello retrattile promuovono percorsi per ottenere il patentino; non viene però specificato nella sua tipologia. Viene lasciata intendere l’esistenza di un’abilitazione particolare, relativa ai retrattili, e non viene chiarita l’esistenza di un patentino unico per carrelli elevatori industriali a forche con operatore a bordo. Infatti, quest’ultimo abilita alla conduzione di commissionatori o carrelli elevatori con forche frontali, laterali, retrattili, trilaterali ecc.…
In ogni caso, ora l’ambiguità è chiarita.

L’unico modo per padroneggiare bene il carrello retrattile è la pratica. In soccorso a quest’esigenza, esistono molti corsi che affiancano alla teoria l’azione; in tal modo è possibile ricevere una formazione a 360° per lavorare in magazzino al meglio. Questi corsi offrono un periodo di praticantato specificamente incentrato sulla guida di un carrello retrattile, così come di altre tipologie di muletto a cui si è interessati.

Si tratta di un’opportunità molto utile. Partecipare ad un corso di formazione per la guida del carrello retrattile conferisce una skill fondamentale in caso di colloqui lavorativi. L’assunzione può essere fortemente condizionata dal possesso di una competenza come questa.

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