Come riscaldare un capannone industriale

riscaldamento per capannone

 

La problematica relativa a come riscaldare adeguatamente un capannone industriale richiede una conoscenza specifica dei vari sistemi disponibili.
Per tal motivo è opportuno sapere come riscaldare senza gas, quali sistemi di riscaldamento esistono, quali sono le soluzioni migliori e più economiche.

 

Riscaldare capannone senza gas


Riscaldare un capannone senza gas è una necessità che può derivare da svariati motivi.

Ad esempio, uno dei casi ricorrenti si riferisce all’assenza di un allacciamento alla rete di distribuzione del gas stesso, come avviene per capannoni isolati e non costruiti in zone industriali ben servite. 

Un’altra possibilità è poi quella legata alla volontà di evitare la complicazione di effettuare tutte le pratiche necessarie, obbligatorie per gran parte degli impianti con caldaia industriale alimentata a gas.

A prescindere dalle motivazioni che conducono a voler riscaldare un capannone senza gas, bisogna tener presente alcuni fattori critici.

Il principale svantaggio deriva dal fatto che il gas è una forma di alimentazione degli impianti di riscaldamento decisamente più economica rispetto ad alternative come quella elettrica. 

Ciò risulta particolarmente evidente quando:

  • Gli ambienti sono molto ampi, soprattutto in altezza.  
  • Le temperature nell’area sono molto basse: soprattutto nelle zone più fredde, infatti, l’impianto si troverebbe a dover effettuare un lavoro particolarmente intenso per riscaldare il fabbricato, rendendo ancora più significativo l’impatto dei costi energetici.

Dunque, una soluzione senza gas può risultare controproducente quando ad esempio s’intende riscaldare un capannone di 200 mq, o comunque ampio, e quando il clima esterno si presenta piuttosto rigido.

Pertanto, volendo riscaldare senza impiego di gas in modo adeguato ed efficiente, è bene considerare alcuni fattori come:

  • La situazione di coibentazione e isolamento
  • Le ore di impiego quotidiano del capannone
  • I volumi effettivi e i volumi in utilizzo
  • La tipologia di impiego del capannone

Considerando tali fattori, una buona opzione potrebbero essere le pedane riscaldanti o radianti: si tratta di una tecnologia di riscaldamento elettrico per capannoni industriali che funziona a irraggiamento. 

Esse consentono tempi di messa a temperatura molto rapidi, un’ottima localizzazione del calore, e la possibilità di evitare i moti convettivi che sprecherebbero molta dell’energia impiegata.

 


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Sistemi di riscaldamento capannoni industriali


I sistemi di riscaldamento per capannoni industriali possono essere molteplici e differenti.
Tra questi, vi è quello:

  • Elettrico.
    Gli impianti basati sull’energia elettrica non utilizzano gas o liquidi nocivi, riducendo così l’impatto ambientale.

Il funzionamento del riscaldamento si basa sul principio fisico dell’accelerazione ionica: gli ioni (positivi e negativi), che si trovano all’interno del fluido termovettore, sono messi in moto in seguito all’applicazione di una tensione elettrica.

Come conseguenza, questi ioni iniziano ad urtarsi tra loro generando un calore molto intenso che permette di raggiungere rapidamente la potenza calorifera richiesta.

Un esempio di riscaldamento elettrico è fornito, oltre alle pedane suddette, dai pannelli radianti, che possono essere a parete o a soffitto.
Essi rappresentano una valida soluzione per il riscaldamento del capannone quando si ha la necessità di emanare calore in zone specifiche, quindi solo dove necessario, riducendo così i consumi.

 

  • A gas.
    Questo tipo di sistema di riscaldamento si basa invece sulla combustione del gas.

Un esempio è rappresentato dai generatori di aria calda.
Essi possono essere a combustione diretta o indiretta.

Nel primo caso la ventola forza l’aria attraverso la camera di combustione dove è ubicato il bruciatore. Al passaggio dell’aria attraverso quest’ultimo, il calore prodotto dal processo di combustione viene trasferito al flusso di aria.

Nel secondo caso il bruciatore si trova all’interno dello scambiatore di calore e riscalda la superficie interna di quest’ultimo. Al passaggio dell’aria sopra la parete esterna dello scambiatore, il calore prodotto viene trasferito al flusso di aria.
Lo scambiatore di calore nei generatori di aria calda a combustione indiretta è generalmente dotato di camino che permette l’espulsione dei gas di combustione all’esterno. 

In questo modo, nessun gas prodotto dalla combustione è rilasciato nel flusso di aria in uscita dal generatore.

  • A biomassa.
    Questi tipi di impianti di riscaldamento si basano sulla combustione di materiali organici, fattore che li rende la migliore soluzione in termini ecologici e di risparmio energetico.
    Si tratta infatti di una fonte energetica rinnovabile.

D’altro canto, la biomassa ha lo svantaggio di avere un contenuto energetico basso per quantità di volume.
Inoltre, è difficile fare in modo che la combustione nella biomassa sia completa, sfruttando totalmente il potenziale energetico. Questo avviene in parte perché la biomassa ha una composizione complessa, e in parte perché contiene umidità che è costosa in termini energetici da eliminare.
riscaldamento capannone economicoPrendendo in esame un impianto di cogenerazione a biomasse grezze, esso è composto da un bruciatore dove viene fatta confluire la biomassa, precedentemente preparata in una forma facilmente combustibile (essiccata e sminuzzata o pressata).
Il calore viene trasferito ad un fluido di lavoro, per esempio acqua, alzandone la temperatura sino a superare quella in cui avviene il cambio di stato, trasformandolo da liquido in vapore.
In seguito al cambio di stato, la pressione del fluido confinato cresce, acquisendo energia meccanica. Questa viene catturata tramite un dispositivo, di solito una turbina, che imprime un moto rotatorio ad un asse.

  • Geotermico.
    Questo sistema di riscaldamento utilizza un’energia green, ovvero quella geotermica: è il calore naturale depositato nel sottosuolo ad essere sfruttato.

La temperatura immagazzinata nella crosta terrestre è impiegata per aumentare il calore di un fluido che viene fatto scorrere, tramite un sistema di tubature, dal sottosuolo fino l’interno dell’ambiente.

Le componenti fondamentali di questo tipo di impianto sono tre:

 

  1. Un sistema di captazione del calore.
    Sono le tubature in cui scorre un liquido termovettore che raccoglie l’energia termica dal terreno e la trasporta alla pompa di calore.
    Possono essere sonde geometriche verticali, orizzontali e a spirale.  
  2. Una pompa di calore.
    È il sistema installato all’interno del capannone industriale che permette il trasporto del calore raccolto dal terreno fino all’ambiente interno. 
  3. Un sistema di accumulo e di distribuzione del calore.
    Si può trattare di pannelli radianti, impianti a pavimento e ventilconvettori.
    Essi si occupano di distribuire il calore all’interno del fabbricato.

Riscaldamento capannoni industriali economico


Il riscaldamento di capannoni industriali in modo economico è possibile.

Tra le soluzioni migliori in tal senso vi è quella del riscaldamento a irraggiamento elettrico.

Infatti, tra i vari sistemi presenti sul mercato, è quello che vanta i più bassi costi di acquisto e d’installazione, oltre a non richiedere una progettazione specifica e ad essere facilmente posizionabile.

È bene specificare che con irraggiamento s’intende il trasferimento di energia che avviene tra due corpi per mezzo di onde elettromagnetiche.
Il principio è lo stesso del sole, che infatti scalda la terra attraverso l’irraggiamento termico.

Il riscaldamento tramite lampade a infrarossi sfrutta quindi il naturale scambio di calore che avviene tra due corpi aventi temperature diverse, il quale procede sempre dall’elemento caldo verso quello freddo.

Queste lampade riscaldanti possono essere installate a parete, in sospensione, su piantana e sono caratterizzate da un basso effetto abbagliante.

Come detto, il grande vantaggio derivante dall’utilizzo del riscaldamento elettrico ad irraggiamento diffuso è sicuramente legato al risparmio sui costi del gas ed anche su quelli della bolletta elettrica, ancora più convenienti se combinati con un inverter fotovoltaico, dove l’energia elettrica viene prodotta direttamente dai pannelli solari.

Un ulteriore risparmio, rispetto ad altri sistemi di riscaldamento, è anche su revisioni e manutenzioni periodiche: quello ad irraggiamento diffuso non prevede manutenzione.

 


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Miglior riscaldamento per capannone


Stabilire quale sia il miglior riscaldamento per capannone è difficile, in quanto ciò dipende dalle specifiche priorità aziendali.

Ad esempio, se l’obiettivo è quello di avere una soluzione efficiente e al contempo ecologica, il miglior riscaldamento potrebbe essere quello a biomassa.
Ciò in quanto, come detto, si tratta di una fonte energetica organica e rinnovabile.

Se la priorità è il risparmio economico, allora è preferibile optare per soluzioni a irraggiamento o pedane riscaldanti.

Ad ogni modo, è sempre bene considerare che il miglior riscaldamento è relativo al tipo di capannone in cui andrà ad essere inserito.
Ad esempio:

  • Se esso ha un’altezza superiore agli 8 metri è consigliabile prediligere un riscaldamento a pavimento, che consente di emanare calore dal basso, minimizzandone la dispersione nell’intero ambiente. 
  • Se il fabbricato è caratterizzato da scarso isolamento è invece preferibile optare per soluzioni come i tubi microfonati; lo stesso non vale per il caso precedente.
    Infatti, questi canali o tubazioni sono sistemati solitamente nella parte alta del capannone e consentono quindi una distribuzione del calore omogenea. 

Se invece nel capannone è previsto il riscaldamento solo di alcune zone, la migliore soluzione sono i sistemi radianti.

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