Incoterms: cosa sono, significato, tabelle

Incoterms: cosa sono, funzioni e tipologie


Conoscere cosa sono gli Incoterms, le loro funzioni e tipologie, è fondamentale nell’ambito dello scambio commerciale internazionale. Essi indicano termini contrattuali che coinvolgono la logistica e i trasporti, influenzando l’intera supply chain; regolano rischi, costi e obbligazioni delle parti coinvolte nella compravendita; armonizzano gli accordi tra Stati con legislature diverse.
Per tutti questi motivi è molto utile conoscere gli Incoterms, così anche da trasformare le informazioni in ottimizzazione della supply chain.

 

Cosa sono gli incoterms: significato


Per sapere cosa sono gli incoterms è bene innanzitutto conoscere il significato del termine.
Incoterms sta per “International Commercial Terms”, ovvero “termini di commercio internazionale”. Come suggerisce lo stesso nome, si tratta di termini contrattuali relativi alla compravendita internazionale, in merito all’esportazione e all’importazione di merci.

Tali termini vengono pattuiti esclusivamente da compratore e venditore in seguito ad una contrattazione. Dunque, viene definito il trasferimento di un bene da uno Stato ad un altro sancendo definitivamente diritti e doveri delle parti coinvolte, ovvero dei due soggetti giuridici protagonisti del contratto: venditore e acquirente.
È fondamentale, infatti, che essi si accordino sul momento e sul luogo in cui rischi e costi legati al trasporto del bene vengono trasferiti da uno all’altro; gli incoterms codificano tutto ciò per essere poi inseriti nei contratti di compravendita (e non di trasporto come spesso erroneamente si ritiene). 
Il passaggio di rischi e responsabilità non corrisponde necessariamente a quello dei costi per quanto riguarda momento e luogo; esso è definito all’interno degli Incoterms come “consegna” delle merci.

Queste regole interpretative dei termini commerciali vengono monitorate, raccolte e pubblicate dalla Camera di Commercio Internazionale di Parigi.

Funzioni e condizioni per l’applicabilità degli Incoterms


Gli incoterms hanno specifiche funzione e condizioni per la loro applicabilità e validità.
Innanzitutto, essi sono inseriti nei contratti di vendita allo scopo di standardizzare e uniformare i termini, che sono validi in tutto il mondo e universalmente riconosciuti. Infatti, la funzione degli incoterms è quella di agevolare lo scambio commerciale: laddove siano interessate diverse nazioni è infatti molto probabile che vengano coinvolte legislazioni diverse, che in tal modo vengono armonizzate secondo un codice unico, riducendo la possibilità di controversie legali. Dunque, si tratta di disciplinare in tal modo la resa delle merci che varcano una determinata frontiera.

Il ricorso agli Incoterms non è obbligatorio, bensì facoltativo; l’importante ai fini della loro validità è che vengano concordati tra venditore e acquirente con reciproca approvazione, e che vengano espressamente incorporate nel contratto.

A tal proposito, è necessario che le parti interessate specifichino nell’accordo contrattuale alcuni fattori.
In primo luogo, va indicata la sigla che fa riferimento alla ripartizione di costi tra venditore e acquirente; ve ne sono diversi gruppi, ognuno correlato a un particolare tipo di trasporto.
Poi, è fondamentale indicare espressamente l’edizione degli Incoterms cui si fa riferimento; pertanto, se s’intende ad esempio regolare lo scambio con quelli relativi al 2020, bisogna esplicitarlo nel contratto. Il rischio in caso di mancata dichiarazione è quello di imbattersi in evitabili controversie.
Inoltre, ulteriori elementi da specificare sono: la regola Incoterms cui s’intende far ricorso e il luogo convenuto; in caso contrario, i termini non possono essere applicati al contratto.

Tabella e schema degli Incoterms 2020


Una tabella rappresentativa degli Incoterms 2020 è utile nella comprensione delle regole relative ai vari tipi di trasporto, indicate da apposite sigle.
Infatti ognuna, composta da tre lettere maiuscole, serve ad individuare la ripartizione di spese, rischi e responsabilità tra le parti coinvolte.
Con riguardo ai costi, viene chiarito in che misura venditore e acquirente si fanno carico di quali spese (ad es. imballaggio, trasporto, scarico). Per quanto riguarda i rischi, il riferimento è al momento e al luogo in cui essi vengono trasferiti da un soggetto all’altro con la consegna della merce. Le responsabilità invece indicano gli obblighi di venditore e acquirente in merito a determinate azioni, quindi chi si occupa di cosa.

Rispetto agli Incoterms 2020, ultima versione, un raggruppamento è stabilito per iniziale dell’acronimo e similarità delle caratteristiche:

 

  1. Gruppo E (da “Ex”)
EXW (Ex Works) 


Esso prevede che sia l’acquirente a farsi carico delle principali obbligazioni.
È indicato nel trasporto Ex Mine (Miniera), Ex Mill (Mulino), Ex Plantation (piantagione), Ex Factory (Fabbrica), Ex Warehouse (Magazzino).

 

  1. Gruppo F (da “Free”)
FCA (Free Carrier)
FAS (Free Alongside Ship)
FOB (Free On Board)


L’acquirente si fa carico dei costi per la tratta principale del trasporto e se ne assume i rischi.

 

  1. Gruppo C (da “Cost”)
CFR (Cost and Freight)
CIF (Cost, Insurance and Freight)
CPT (Carriage Paid To)
CIP (Carriage and Insurance Paid to)


Il venditore si fa carico del costo del trasporto fino ad un certo punto tariffa e se ne assume i rischi fino ad un determinato livello di danneggiamento del bene.

 

  1. Gruppo D (da “Destination”)
DAP (Delivered At Place)
DPU (Delivered At Place Unloaded)
DDP (Delivered Duty Paid)

 

Il venditore si fa carico dell’intero costo e di tutti i rischi del trasporto.

 

Dunque, per riassumere, può essere utile una tabella degli Incoterms 2020 con focus sui costi a carico del venditore. Questi sono indicati per ciascun tipo di resa, per tutti i tipi di trasporto.

 

EXW: nessun costo a carico del venditore.
FCA: a carico del venditore il trasporto al porto, la dogana export e il carico merce.
FAS: a carico del venditore lo scarico e il trasporto al porto, la dogana export e il carico merce.
FOB: a carico del venditore il carico su nave, lo scarico e il trasporto al porto, la dogana export e il carico merce.
CPT: a carico del venditore il trasporto marittimo, il carico su nave, lo scarico e il trasporto al porto, la dogana export e il carico merce.
CFR: a carico del venditore il trasporto marittimo, il carico su nave, lo scarico e il trasporto al porto, la dogana export e il carico merce.
CIF: il trasporto marittimo, il carico su nave, lo scarico e il trasporto al porto, la dogana export, il carico merce e l’assicurazione.
CIP: il trasporto marittimo, il carico su nave, lo scarico e il trasporto al porto, la dogana export, il carico merce e l’assicurazione.
DAP: a carico del venditore i costi di assicurazione, trasporto dal porto, carico al porto, scarico da nave, trasporto marittimo, carico su nave, scarico e trasporto al porto, dogana export e carico merce.
DPU: a carico del venditore i costi di assicurazione, scarico da nave, trasporto marittimo, carico su nave, scarico e trasporto al porto, dogana export e carico merce.
DDP: a carico del venditore i costi di tasse d’importazione, dogana import, assicurazione, trasporto dal porto, carico al porto, scarico da nave, trasporto marittimo, carico su nave, scarico e trasporto al porto, dogana export e carico merce.

 

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