Logistica del freddo: cos’è, come funziona.

logistica del freddo come funziona

 

Ogni giorno passano sulle nostre strade tantissimi autocarri che trasportano materiali di ogni genere tra cui quelli alimentari, degni di avere un occhio di riguardo.  Questi ultimi prodotti citati sono l’elemento principale della logistica del freddo (in inglese freeze logistics): in particolare si tratta di tutti quei materiali deperibili o chimici che hanno bisogno di rimanere a temperature basse e controllate sia durante il trasporto che nella fase di stoccaggio.

Grazie alle società della logistica e alle persone che lavorano nel campo dei trasporti refrigerati è possibile acquistare ogni giorno qualsiasi tipo di cibo sui banchi alimentari dei negozi.

Vediamo insieme come si sviluppa la catena del freddo italiana e tutte le sue peculiarità lavorative.

Prodotti per la logistica del freddo

Come abbiamo detto precedentemente, i settori interessati nella catena del freddo trattano principalmente prodotti che hanno bisogno di rimanere a temperature basse e costanti come:

  • Settore ortofrutticolo: cibi deperibili come frutta fresca, verdure stagionali, ortaggi fuori stagione o provenienti da altre nazioni;
  • Settore florovivaistico: fiori e piante in vaso per importazioni o esportazione;
  • Settore farmaceutico: farmaci, medicinali, vaccini, reagenti di laboratorio, agenti chimici sono tutti prodotti molto controllati e utilizzati nella logistica;
  • Settore alimentare: i veicoli refrigeranti approvvigionano la grande distribuzione per avere costantemente cibi freschi e surgelati. In particolare latte, formaggi, carne fresca e surgelata, pesce fresco e surgelato interessano la filiera del freddo.

All’interno dei magazzini frigo la temperatura varia dipendendo dal materiale interessato; infatti, i prodotti freschi vengono conservati a basse temperature tra gli 0 gradi e i +4°C mentre i cibi surgelati vengono stoccati ad una temperatura che varia tra i -40°C e i -30°C mentre vengono trasportati tra i -30°C e i -18°C.

Molti dei prodotti che consumiamo quotidianamente partono da un magazzino refrigerato e, grazie ad un sistema logistico efficiente, arrivano nelle nostre case.

I veicoli con celle frigorifere devono essere certificati dalla normativa europea ATP, marchio che garantisce l’idoneità del trasporto nei settori sopra citati. Questi trasporti sono divisi in tre classi dipendendo dalle temperature che i prodotti devono mantenere per la conservazione durante tutto il percorso logistico. La classe A lavora ad una temperatura da 0° celsius a +12°C, la classe B arriva fino ai -10 gradi celsius mentre la classe C raggiunge la temperatura di-20° durante il trasporto del prodotto.

 


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Come funziona la logistica del freddo in Italia

 

La logistica del freddo non comprende solo il trasporto delle merci dai magazzini ai centri commerciali ma anche tutte quelle procedure di gestione dei prodotti; infatti, durante tutto il percorso, la filiera del freddo deve rispettare delle regole di sicurezza e di igiene del manufatto.

 

Queste norme per la catena del freddo sono descritte all’interno dei protocolli HACCP, acronimo inglese Hazard Analysis Critical Control Point, e vengono applicate accuratamente da un addetto della logistica che si occupa del controllo e della gestione del prodotto all’interno di tutta la filiera del freddo.

 

Esso deve svolgere le mansioni lavorative di movimentazione della merce, etichettatura e codifica dei prodotti per garantire il rispetto delle corrette procedure di cui gli articoli deperibili necessitano, quali la sicurezza igienica e la corretta conservazione come da protocollo.

 

Cos’è la catena del freddo

 

La catena del freddo è interessata da tutte le funzioni tipiche del settore della logistica quindi tutti i passaggi, dallo stoccaggio a temperatura controllata dei prodotti surgelati, fino alla consegna e vendita del prodotto.
Le fasi si possono elencare in 5 passaggi:

  • Stoccaggio merci: il materiale prodotto deve essere immagazzinato all’interno ad un magazzino coibentato a temperatura controllata per la conservazione della merce.
  • Imballaggio: la merce viene racchiusa in appositi contenitori con ghiaccio secco, polistirolo, coperte termiche e cellophane, dipendendo dalla tipologia. In questa fase viene anche immesso il codice identificativo del prodotto.
  • Carico della merce: i prodotti vanno caricati su appositi mezzi di trasporto con celle frigorifere per garantire la temperatura durante il trasporto.
  • Trasporto: la merce transita in sicurezza per le strade Italiane dallo stabilimento fino ad arrivare ad un magazzino refrigerato di un polo logistico.
  • Consegna: nell’ultima fase il prodotto viene spostato tramite furgoni, anche essi muniti di celle frigo, fino al destinatario finale.

Quindi i prodotti freschi o surgelati verrano stoccati in magazzini frigoriferi prima di arrivare ed essere trasportati nella grande distribuzione che procederà alla vendita.

 

Polo del freddo: progettazione del magazzino

Una società che si occupa della logistica del freddo deve tener conto di tutti gli aspetti della conservazione della merce: per questo motivo è importante progettare un magazzino logistico funzionale al lavoro che deve compiere e al personale interno al polo del freddo.

Per realizzare magazzini a temperatura controllata è necessario progettare un magazzino coibentato con pannelli sandwich per isolare il capannone dal clima esterno che può provocare danni ai prodotti surgelati stoccati. Esso deve essere costruito meticolosamente per non far uscire l’aria fredda generata dall’impianto di refrigerazione industriale.

In fase di progettazione è bene pensare se si vuole creare delle celle frigorifere che possono contenere all’interno prodotti di classe C quindi, come già descritto in precedenza, ad una temperatura di meno venti gradi celsius. Questa implementazione offre più servizi al cliente e aumenta il lavoro da svolgere all’interno della catena del freddo.

Un altro fattore da non sottovalutare è l’installazione di un impianto fotovoltaico al di sopra del capannone per diminuire le spese energetiche dell’impianto di refrigerazione e dei macchinari utilizzati per la movimentazione dei materiali.

Prima di creare un vano di accesso al magazzino bisogna individuare le dimensioni del veicolo che dovrà caricare e scaricare i prodotti; inoltre, dipendendo dalla grandezza e dalla tipologia dell’automezzo, possiamo definire se il magazzino ha bisogno di rampe di carico. Per migliorare l’isolamento termico durante le fasi di approdo del veicolo è possibile installare un cuscino sigillante presso il vano di carico e scarico mezzi. Questo prodotto grazie all’aderenza con autocarro diminuisce la dispersione di calore.

All’interno del magazzino è bene munire i dipendenti che muovono le merci con un adeguato abbigliamento per la logistica del freddo. Esistono diversi tipi di giacche, cappotti, tute imbottite e guanti che permettono di lavorare all’interno della filiera del freddo senza problemi.

 

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